La causa della diffusione del #coronavirus è il probabile consumo di specie selvatiche. Oggi sono cacciate, piu’ o meno legalmente, diverse specie animali: rettili, i pangolini, antilopi, addirittura scimmie. Con questa caccia e il seguente commercio si espone l’uomo al contatto con virus o altri agenti patogeni di cui l’animale colpito puoÌ essere un ospite. È accaduto per la SARS nel 2002 dove dai pipistrelli eÌ passata alle civette delle palme e infine nell’uomo nei mercati di animali vivi del sud della Cina. Ora si sospetta che il coronavirus sia scoppiato in uno dei tanti mercati cinesi i cosiddetti wet market dove si vende il bushmeat, la “carne di foresta”. Percio' servono subito norme internazionali di divieto di uccisione e consumo di carne di animali selvatici. Andrea Zanoni
FOTO: Mercato vietnamita con uccelli protetti per consumo locale