PIU’ POLIZIOTTI O MEDICI? SULLA SANITÀ TERRITORIALE LA DESTRA VENETA HA SCELTO IL FALLIMENTO POLITICO.

Amici di Paese (e di tutto il Veneto), è ora di dire le cose come stanno, senza giri di parole.
Nel mio comune, Paese (TV), la situazione sanitaria è il manifesto del fallimento della destra in Regione.
• Oggi ben 1560 cittadini sono rimasti SENZA medico di base, e molti sono stati costretti a elemosinare assistenza ai medici dei comuni limitrofi.
• La Casa di Comunità di Via Olimpia? Cantiere in alto mare. Promessa per il giugno 2025, ora se ne parla forse nel 2026. Altro che programmazione! E la stessa cosa vale per le 17 case di comunità del trevigiano e le 99 di tutto il Veneto.
• La Guardia Medica di Via Roma? Chiusa da 4 anni.
Dal Locale al Regionale: Lo Scandalo è Servito
E sapete cosa succede quando i servizi di medicina locali rollano? Che l’emergenza si sposta: i Pronto Soccorso del Veneto sono intasati da codici bianchi (Il veneto ha il record di codici bianchi a livello nazionale!), con i cittadini costretti a fare code infinite e pure a pagare il ticket per l’assistenza che gli è stata negata sotto casa. E cosi’ dopo ore di attesa si accendono gli animi per esasperazione.
Di fronte a questo disastro, la destra che fa? Invece di assumere medici, propone il poliziotto in Pronto Soccorso. Una toppa per nascondere il buco, non una soluzione! Noi, da sempre, chiediamo: assumete medici e infermieri!
E qui arriviamo al punto dolente: la priorità del Governo Zaia.
ATTENZIONE! FACCIAMO DUE CONTI: Il debito della Pedemontana Veneta, causato dall’incapacità di Zaia e dei suoi assessori, ci costerà tra il 2024 e il 2025 circa 120 MILIONI di Euro. Con quella cifra, potevamo assumere 600 medici per 2 anni nel servizio pubblico!
Vogliono smantellare il servizio pubblico per favorire i soliti noti, le lobby del privato, e non investono un euro per rendere attrattivo il lavoro nel pubblico. La crisi non è un caso, è un progetto politico: svuotare la sanità pubblica per arricchire la sanità privata.
È ORA DI DIRE BASTA! La nostra salute non è un affare, è un diritto. Come Alleanza Verdi Sinistra continueremo a lottare in Consiglio Regionale per invertire la rotta e rimettere al centro i cittadini, l’ambiente e il bene comune.
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