Giovedì 19 giugno, a Pieve del Grappa, si è tenuto un incontro pubblico che ha visto la partecipazione di circa 150 cittadini, riuniti per dire basta alla viticoltura intensiva che sta trasformando il nostro territorio in un deserto verde, a discapito della salute, della biodiversità e del paesaggio.
L’incontro, dal titolo “Viticoltura intensiva a Pieve del Grappa: ripercussioni sul nostro futuro”, è stato promosso dal Comitato Stop Vigneti Intensivi a Pieve del Grappa, Italia Nostra Asolo e APS Don Paolo Chiavacci. Tra i relatori, ho portato dati ufficiali della Regione Veneto che fotografano una situazione allarmante.
Dal 2010 al 2024, la superficie vitata in provincia di Treviso è aumentata del 59%, passando da 28.156 a 44.788 ettari. Di pari passo, l’uso di pesticidi è cresciuto del 45% tra il 2012 e il 2023, raggiungendo i 4.749.309 kg, pari a 5,4 kg per abitante. Queste sostanze finiscono nei nostri fiumi, nei nostri piatti e nei nostri bicchieri, come certificato da ARPAV e da inchieste de Il Salvagente.
Tutto questo è stato finanziato con 580 milioni di euro di fondi pubblici della PAC (Politica Agricola Comunitaria), distribuiti dalla Giunta Zaia al settore vitivinicolo in soli dieci anni. E mentre si incentivano i vigneti intensivi, i controlli dell’ULSS sull’uso dei pesticidi sono crollati dell’83,7%, passando da 178 nel 2014 a soli 29 nel 2023.
A ciò si aggiungono i casi di Parkinson tra i viticoltori, accertati da INAIL e SPISAL, legati all’esposizione ai pesticidi. E non è tutto: il 15 maggio scorso, a Paderno del Grappa, sono stati distrutti un prato stabile e un filare di gelsi secolari per far posto a un nuovo vigneto, probabilmente parte dei 6.000 ettari concessi recentemente dalla Regione.
E mentre la biodiversità crolla, si autorizzano pesticidi vietati in UE, come il Sulfoxaflor, che uccide milioni di api e insetti impollinatori. Due anni fa, l’assessore Caner voleva addirittura reintrodurre il Clorpirifos metile, un pesticida neurotossico vietato in Europa e negli Stati Uniti perché dannoso per lo sviluppo cerebrale dei bambini.
È una politica folle che punta tutto sulla monocoltura del Prosecco, ignorando i danni ambientali, sanitari e sociali. Dobbiamo insistere su chi governa la Regione perché incentivi il biologico invece di penalizzarlo e, possibilmente, mandarli a casa alle prossime elezioni.
La serata di Pieve del Grappa è stata un segnale forte: la cittadinanza è informata, consapevole e pronta a difendere il proprio territorio. Continueremo a lottare per un’agricoltura sostenibile, per la salute pubblica e per la tutela della nostra meravigliosa biodiversità.