PESTICIDI E SALUTE: DIFENDERE LE MAMME NON È IDEOLOGIA, È RESPONSABILITÀ

È bastato proporre un ordine del giorno a tutela delle donne in gravidanza e allattamento – chiedendo di informarle sui rischi legati al consumo di frutta e verdura trattate con pesticidi – per mandare in tilt alcuni consiglieri della maggioranza.

Ci hanno accusato di “ideologia green”, come se tutelare la salute dei cittadini fosse una questione di bandiera.
Un classico della destra: liquidare come pura ideologia ciò che tocca i loro interessi e l’agrobusiness locale, anche quando ci sono dati, studi, evidenze.

Ma i fatti parlano chiaro. In Veneto, esiste una deroga per l’uso del pesticida Closer, contenente sulfoxaflor, uno dei neonicotinoidi vietati in pieno campo dall’Unione Europea.
E INAIL e Spisal hanno già accertato casi di Parkinson tra gli agricoltori esposti ai pesticidi, in particolare in viticoltura.

Informare le mamme non è ideologia. È prevenzione.
Chi si indigna per un ordine del giorno come questo, probabilmente preferisce proteggere gli interessi economici piuttosto che la salute pubblica.

Io sto dalla parte dei cittadini, non delle lobby dei pesticidi.

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