È gravissima la decisione del Governo Meloni di fermare il settore della cannabis light. Una scelta basata su posizioni ideologiche e antiscientifiche che mette a rischio un comparto economico importante, con oltre 30 milioni di euro all’anno solo in Veneto.
La cannabis sativa light non è droga: è una risorsa economica e terapeutica, sostenuta anche dalla Regione Veneto. Ora tante aziende giovani rischiano la chiusura e migliaia di lavoratori il proprio futuro.
Abbiamo presentato una risoluzione che chiede al Consiglio regionale del Veneto di opporsi a questa assurda decisione del Governo. Bisogna agire subito, difendere il nostro territorio e tutelare legalità e salute pubblica, evitando di regalare spazio al mercato nero.
Non lasciamo che l’ignoranza prevalga sulla scienza!