Il piano “Rearm Europe” rappresenta una follia economica e sociale senza precedenti. Da un modesto obiettivo del 2% del PIL, si passa ora a un devastante 3% – ben 800 miliardi di euro all’anno destinati agli armamenti!
Chi ne beneficerà? Principalmente le industrie belliche americane, che già producono il 43% degli armamenti mondiali. L’Europa ha acquistato l’80% delle sue armi dall’estero, di cui due terzi dagli USA. Come ha perfettamente sintetizzato il Financial Times: “L’Europa deve tagliare il suo Welfare State per pagare il suo Warfare State”.
Le conseguenze saranno drammatiche: tagli alla sanità pubblica già al collasso, alla scuola, e ulteriore impoverimento dei cittadini. Mentre in Veneto abbiamo oltre mezzo milione di persone in povertà e 80.000 lavoratori nella sola provincia di Treviso con stipendi inferiori a 700 euro mensili, scegliamo di “buttare vagoni di euro in armi”!
Come sottolinea Angelo Bonelli: “A ogni azione ne corrisponde un’altra uguale e contraria. Noi ci riarmiamo e l’altra parte si riarma a sua volta, continuando all’infinito. Un’Europa che punta sulle armi sarà debole dal punto di vista sociale.”
Sono orgoglioso di appartenere a Europa Verde, che ha mantenuto una posizione chiara e coerente votando CONTRO questa deriva bellicista al Parlamento Europeo, mentre altri partiti oscillavano tra posizioni contrastanti o addirittura sostenevano il piano come Fratelli d’Italia, Forza Italia, mezzo Partito democratico (l’altra metà si è astenuta).
Le priorità devono essere i cittadini: giovani sottopagati, anziani con rette insostenibili, persone senza medico di base, famiglie in difficoltà. NON le armi!