L’assessore regionale alla caccia continua a raccontare una versione dei fatti totalmente smentita dai documenti ufficiali della stessa Regione Veneto.
Sul PDL 189, che consentirà il transito dei fuoristrada sulle strade silvo-pastorali, mulattiere e sentieri di montagna, l’assessore afferma che “non ci sarà alcun incremento del traffico”.
Falso. E posso dimostrarlo.
Secondo una valutazione ufficiale trasmessa dalla Giunta al Consiglio regionale, si stima che ben 28.500 cacciatori potranno percorrere con i loro mezzi queste vie oggi interdette.
• 20.000 cacciatori “a supporto” degli enti pubblici
• 8.000 per la caccia agli ungulati
• 500 conduttori di cani da traccia
E l’Assessore alla Caccia avrebbe il coraggio di dire che non ci sarà traffico?
Questa legge, scritta da un consigliere ex presidente di Federcaccia Veneto, è un regalo alla lobby venatoria:
– i cacciatori avranno accesso libero con fuoristrada in ambienti naturali fragili:
– non pagheranno nemmeno il contrassegno auto previsto per altre categorie.
E lo chiamano “provvedimento per la sicurezza” mentre mettono a rischio escursionisti, famiglie, ciclisti e amanti della montagna
Con i nostri 106 emendamenti, continueremo a opporci in ogni sede, fuori e dentro i palazzi del Consiglio regionale.
Come martedì Martedì 13 maggio 2025 alle ore 10.00 davanti alla sede del Consiglio regionale del Veneto a Venezia in Calle Larga XXII Marzo al civico 2378, per dire NO ai fuoristrada nei sentieri di montagna con le principali associazioni ambientaliste.
Questa legge non è solo un insulto all’ambiente: è una pericolosa distorsione delle regole che tutela pochi privilegiati e discrimina la stragrande maggioranza dei cittadini veneti ai quali è imposto il divieto di transito in questi ambienti naturali.
Difendere le montagne venete significa difendere un bene comune, non piegarlo agli interessi di pochi.