MEZZO MILIONE DI VENETI SENZA MEDICO – LA SANITÀ AFFONDA, MA IL CENTRODESTRA PENSA ALLA PISTA DA BOB

In Veneto l’emergenza medici di base è sempre più grave: mezzo milione di cittadini senza medico. A Paese e Resana (TV) due pensionamenti recenti hanno lasciato centinaia di persone senza assistenza, mentre l’ULSS propone solo soluzioni tampone. A Paese la Guardia medica è chiusa da 4 anni e la Casa della Comunità promessa è ancora un cantiere.
Avevo già denunciato a luglio il rischio per 1.560 cittadini di Paese. Ora siamo a numeri spaventosi, ma il centrodestra continua a ignorare il disastro con anziani costretti a fare ore di fila o dormire in auto per trovare un medico e ospedali al collasso con accessi in codice bianco da record come logica conseguenza.
I cittadini sono costretti a riversarsi nei Pronto Soccorso, intasandoli, per problemi facilmente risolvibili altrove. Ma un altrove non c’è. La medicina di base sta crollando.
Questo è il dramma quotidiano di chi vive in un Veneto dove il centrodestra ha ignorato per anni i miei appelli ma ha preferito spendere miliardi per la pista da bob, le Olimpiadi e nel business del prosecco, invece di garantire il diritto alla salute. Per colpa di queste politiche scellerate ora siamo ridotti a liti negli ospedali, aggressioni nei pronto soccorso, frustrazione per i medici, oneri per i pazienti costretti al pagamento del ticket se non addirittura parcelle a medici privati. E la chiamavano eccellenza!
Nel mio programma e in quello di AVS abbiamo una priorità: invertire la rotta, rendere attrattiva la professione, dare incentivi ai giovani medici e fermare lo smantellamento della sanità pubblica. Dopo 30 anni di governo del Centrodestra in Veneto, è ora di fermare questo collasso.
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