Avete notato anche voi i manifesti 6×3 di Zaia ovunque con lo slogan: “Veneto Sempre l’Impegno Continua”?
Devo ammettere che un “impegno” c’è stato, ma è stato un impegno costante a far arretrare il Veneto su troppi fronti. Ma tranquilli, il conto alla rovescia è partito: il 23 novembre si vota e finisce il “sultanato”.
Guardiamo i fatti, non gli slogan patinati:
• SANITA’ SULL’ORLO DEL COLLASSO: La sanità veneta, un tempo fiore all’occhiello, è stata smantellata. Liste d’attesa infinite che costringono alla sanità privata (e non a caso i centri privati sono quadruplicati soprattutto nella sua provincia: Treviso!), 10mila veneti in attesa di un posto in casa di riposo, e un’emergenza costante di medici di famiglia mancanti (piu’ di 500mila veneti senza). Il diritto universale è diventato merce. E tutto questo in una materia dove la Regione ha già ampia autonomia.
• BUCO NERO PEDEMONTANA: L’unica “grande opera” che ci lascia in eredità è la Pedemontana. Un capolavoro di cementificazione che ha cancellato 850 ettari di terreno agricolo e che, secondo le stime, graverà con un buco complessivo nei bilanci veneti fino al trentanovesimo anno di concessione per corca 5 miliardi di euro.
• CAMPIONI DI INQUINAMENTO: Siamo purtroppo primi in classifica ISPRA per consumo di suolo. Il Veneto si è trasformato in una colata di cemento grazie a leggi “amiche” come il Piano Casa. A questo si aggiunge l’uso spropositato di pesticidi, con conseguenze devastanti per la salute e un triste primato di cui dovremmo vergognarci. E non dimentichiamo il dramma PFAS Miteni: 400.000 veneti col sangue contaminato per aver bevuto acqua avvelenata.
• BIODIVERSITA’ E FAUNA SELVATICA TRATTATA COME OGGETTO DI CONSENSO: Le leggi sulla liberalizzazione della caccia nei sentieri di alta montagna, nelle aree protette, con l’utilizzo di richiami vietati per l’uccisione di specie rare non si contano più, .
L’impegno che è “continuato” in questi anni è stato quello a far prevalere le lobby e gli interessi di pochi sulla salute, l’ambiente e le tasche dei cittadini. L’ho sempre detto: Zaia sarà ricordato come l'”Attila della natura” e della spesa pubblica.
Il 23 novembre abbiamo l’occasione di voltare pagina e mettere finalmente al centro la salute pubblica, la tutela del territorio (riducendo il consumo di suolo sul serio, non a parole) e la lotta a ai privilegi. Programma che noi di Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo ben chiaro per tutelare tutti i cittadini, non i soliti noti.
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Basta cemento, basta privilegi. È ora di cambiare aria (e acqua!).