Giorni fa ho avuto modo di esprimere il mio forte disappunto sulla candidatura di Silvio Berlusconi a Presidente della Repubblica in quanto condannato. Ora non posso evitare di esprimermi negativamente sul nome che circola da qualche giorno dell’attuale ministro della Giustizia Marta Cartabia. In primo luogo per aver ideato una riforma sulla giustizia che prevede la prescrizione breve per i reati ambientali. Marcos Orellana, Special Rapporteur ONU on Toxics and Human Rights, riassume bene la gravità di questa riforma così: “Le indagini che devono essere svolte possono essere molto complesse, quindi il rischio di prescrizione per i reati ambientali non è accettabile. Questo trasmette anche un messaggio sbagliato perché parliamo di reati davvero gravi noi dobbiamo tutelare l’ambiente per salvaguardare i diritti umani e i diritti delle future generazioni”. In secondo luogo perché Cartabia ha deciso che ad occuparsi delle valutazioni di professionalità dei magistrati e di altri aspetti che riguardano carriere e dunque promozioni negli uffici giudiziari sarà il sottosegretario Francesco Paolo Sisto, deputato di Forza Italia e già legale di fiducia di Silvio Berlusconi, che si è visto ampliare le deleghe con un provvedimento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale la vigilia di Natale. Naturalmente chiederò al “Grande Elettore” che eleggeremo l’11 gennaio in Consiglio Regionale, da scegliere tra i 10 consiglieri di minoranza, di non votare per nessuna ragione né per Berlusconi, né per Cartabia. Andrea Zanoni