LE GRAVE DI CIANO, UN MERAVIGLIOSO HABITAT MINACCIATO DA UN INTERVENTO DISTRUTTIVO DELLA REGIONE DEL VENETO. BISOGNA FARE DI TUTTO PER SALVARLO.

Ieri ho partecipato alla conferenza “Non solo Sassi … “ a cura del Comitato di Tutela delle Grave di Ciano e del Comune di Crocetta sull’insospettabile ricchezza di vita delle Grave del Piave. Un sito protetto dall’UE nel nome di 503 milioni di cittadini europei che la Giunta Zaia vuole spazzare via per realizzarvi delle casse di espansione. E' stata una serata bellissima, molto interessante, direi coinvolgente che ha testimoniato come in questo habitat tutelato dall'UE ci sia un pullulare e una concentrazione di vita come da nessuna altra parte in Veneto e forse in tutta Italia: piante affascinanti e rare, insetti tutti da scoprire, uccelli meravigliosi, rettili che non vedi più altrove, anfibi di specie anche rarissime, licheni, muschi, e molto altro . Il Comitato sta facendo un ottimo lavoro, le due relatrici Katia Zanatta ed Elena Zamprogno hanno presentato le interessantissime ricerche frutto di un lavoro di gruppo, illuminanti e testimonianza dell'unicità di questo ambiente e di quanto sia prezioso e importante tutelarlo. La Sindaca con il sostegno di Comitato e cittadini ha intrapreso una battaglia legale fondamentale dimostrando coraggio e profonda passione, dobbiamo considerare che si trova contro dei potenti del suo partito come l’assessore all’ambiente. Paghiamo l'insensibilità della Regione verso l'ambiente e la scelta sbagliata di aver dato l'assessorato all'Ambiente in mano alla stessa persona che ha la delega alla Protezione civile, creando un chiaro cortocircuito. Il comitato e le ricercatrici hanno fatto un lavoro di squadra meraviglioso che sono sicurò darà i suoi frutti. Chi recentemente ha parlato di “francobollo” e definito “superficie lunare” questo paradiso di biodiversità dovrebbe solo arrossire dalla vergogna per l’ignoranza e l’insensibilità dimostrata verso l’ambiente, la natura e la biodiversità. I Magistrati che esamineranno il ricorso del Comune dovranno tenere conto della vita naturale di questo ambiente e, cosa non da poco, che la biodiversità e la natura sono ora tutelate dalla Costituzione italiana. Andrea Zanoni

Foto: Occhione – Autore Maxbiondi Wikipedia

 
 
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