LE AFFERMAZIONI DI ZAIA SUI CINESI CHE MANGIANO I TOPI VIVI SONO UN DANNO DI IMMAGINE PER TUTTI NOI VENETI E ITALIANI E UN’OFFESA PER TUTTI I CINESI.

Zaia in questi giorni ha suscitato molte polemiche in seguito all’intervista dove, in merito ai cinesi, ha dichiarato parlando al plurale  “li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi”. In seguito a queste odiose dichiarazioni qualunquiste e razziste anche l’ambasciata cinese ha condannato l’episodio parlando di offese e calunnie, tant’è che Zaia poi, a frittata fatta, è corso a scusarsi.

Sappiamo tutti che in alcune zone dell’Asia non c’è un buon rapporto con gli animali, mi riferisco al festival della carne di cane a Yulin, allo sfruttamento degli orsi della luna per l’estrazione della bile e al commercio di parti di animali rari per la medicina tradizionale perché ritenuti miracolosi (corni di rinoceronte o ossa di tigre), ai wet markets (marcati bagnati) dove vengono venduti animali vivi e macellati in condizioni igieniche proibitive o dove gli uccelli selvatici vengono spennati vivi in modo da essere venduti pronti al consumo ma ancora in vita.

A tal proposito ho pubblicato giusto un mese fa sulla mia pagina Facebook  un video raccapricciante, ( https://www.facebook.com/andreazanonix/videos/867455120374337/ ) girato in un mercato di una cittadina vietnamita, dove nel commento ricordavo come la stessa OMS avesse messo questi mercati sotto accusa perché fonte di malattie e virus trasmissibili all’uomo.

Dire pero’ che un miliardo e trecento milioni di cinesi mangiano i topi, per giunta ancora vivi, e che tutti noi siamo testimoni di cio’, è sciocco qualunquismo e odioso pregiudizio, tant’è che paradossalmente si stima che solo in Cina ci siano circa 60 milioni di vegetariani, pari alla intera popolazione italiana; per non parlare delle migliaia di associazioni cinesi ed asiatiche che da anni combattono quotidianamente contro pratiche barbare al fine di tutelare animali e natura locali.

E’ come se in giro per il mondo dicessero che tutti gli italiani sono mafiosi o che tutti i veneti mangiano i gatti e sono ubriaconi, sarebbe demenziale. Ma ancor piu’ grave è che questa esternazione, che non ha ne capo ne coda, è stata pronunciata da Zaia nel suo ruolo istituzionale di Presidente di regione, mettendo tutti i veneti alla berlina.

Considerato tutto cio’ Zaia dovrebbe ripassarsi bene i dati sull’interscambio commerciale dell’Italia con la Cina che è pari a 44 miliardi; tra le regioni Italiane prime in classifica troviamo la Lombardia con 17 miliardi e il Veneto con 5 miliardi. In Veneto a primeggiare sono le province di Treviso con 1,4 miliardi, Vicenza con 1,39 miliardi e Padova con quasi un miliardo.

Trovo poi paradossale che Zaia in questi giorni chieda soldi allo Stato per il danno di immagine causato dalla psicosi sul Coronavirus proprio quando con queste dichiarazioni irresponsabili  causa un danno di immagine non solo ai veneti ma a tutti gli italiani.

Le sue dichiarazioni hanno fatto il giro del mondo e sono state tradotte in decine di lingue, ora vista la reazione alle sue irresponsabili affermazioni , non solo dell’ambasciata cinese, ma di intere comunità e associazioni di interessi vari, sarebbe utile chiedersi l’ammontare economico del danno causato da Zaia con queste sciocche dichiarazioni.

Infine da cittadino veneto invito Zaia, che parla da Presidente della regione del Veneto, una regione da 5 milioni di abitanti, a non dire mai piu’ fesserie come questa a nome di tutti noi ma di farlo solo a proprio nome.

Andrea Zanoni

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