LA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA SPOLPERA’ LE CASSE DELLA REGIONE VENETO PER I PROSSIMI 39 ANNI. UN’OPERA VAMPIRO CHE COSTRINGERA’ A NUOVI TAGLI ALLA SANITA’ VENETA

Purtroppo con il bilancio regionale, che andremo a votare in Consiglio da martedì prossimo 13 dicembre, la Giunta Zaia ha certificato nero su bianco che la superstrada Pedemontana Veneta causerà, solo per i prossimi tre anni, un buco da quasi 55 milioni di euro. Ciò perché la somma prevista dei pedaggi che incasserà la Regione Veneto è di gran lunga inferiore al canone annuo che la stessa Regione si è impegnata a versare alla società che l’ha costruita. Tutto ciò colpa della terza convenzione a firma Zaia, che ha portato il rischio di impresa, ovvero le entrate dei pedaggi collegate al flusso di traffico, nella casa dei veneti, garantendo però un canone fisso al privato. Se ci sono pochi mezzi che la percorrono, come sta accadendo, la Regione ha pochi incassi, incassi inferiori al canone annuo garantito al privato! Un capolavoro a vantaggio del privato, una fregatura per i cittadini veneti che a maggioranza continuano ancora a credere che Zaia faccia i loro interessi! Ma non è finita qui, questi buchi milionari purtroppo molto presumibilmente continueranno per la durata dei 39 anni della concessione, gravando ogni anno sul bilancio regionale fino al 2061! Un buco complessivo di danaro pubblico che potrebbe superare uno o addirittura due miliardi, per ripianare il quale la Regione sarà costretta a tagliare i servizi della sanità e non solo. Nel 2017 in Consiglio regionale dissi a Zaia che questo era un azzardo per i veneti ma lui tirò dritto! Salvò il privato che rischiava di fallire ma condannò i veneti a pagare un conto da salasso continuo. Andrea Zanoni

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