I contribuenti del Veneto oltre a pagare 13 milioni di euro l’anno per i vitalizi degli ex consiglieri regionali ora dovranno sborsare anche 250 mila euro per la caccia alle nutrie (lo ha deciso la regione lo scorso 2 aprile).
Le popolazioni delle nutrie potrebbero invece essere controllate con un “mezzo” disponibile a costo zero: le Volpi.
Madre natura ci da le soluzioni ma c’è chi non le vuole! Perché?
Basterebbe vietare la caccia alle Volpi ad una distanza di 500 metri da tutti i corsi d’acqua, anziché’ massacrarle come vuole fare la Provincia di Treviso, per far diminuire drasticamente in numero delle nutrie dato che la Volpe è il suo unico nemico naturale.
Le Volpi oggi vengono invece perseguitate anche in primavera quando allattano ed allevano i cuccioli.
Questo sistema ecologico ed efficiente non sta bene forse perché utilizzando le Volpi non si crea giro di denaro?
A buon intenditor poche parole!
Andrea Zanoni