La svolta dell’Italia parte dal Nord-Est. Sabato 10 maggio dalle ore 9 sarò alla multisala del Metropolis di Bassano del Grappa per l’incontro “La Leopolda delle Tre Venezie”. Perché l’abbiamo chiamata Leopolda? Perché, come dice Giampaolo Bergamin, ispiratore e organizzatore dell’incontro, la Leopolda è per noi tutti un momento di svolta e noi ci richiamiamo a quello spirito di franca discussione e di innovazione. Ecco che il nostro Nord-Est ha bisogno di una svolta, di cambiare rotta, di tornare ad essere quello che è stato per decenni: l’unica e vera locomotiva d’Italia.
Insieme agli amici Giampaolo Bergamin, Laura Puppato, Federico Vantini, Filippo Crimì, Roger De Menech, Debora Serracchiani e tanti altri, animeremo il dibattito “Viaggio dall’Europa ai territori”, perché la ripresa del nostro Nord-Est può avvenire solo all’interno del più ampio contesto europeo. L’Europa mette infatti a disposizione mezzi e strumenti per rilanciare la nostra economia, proteggere la nostra salute e il nostro territorio. Si tratta di opportunità importanti che non possiamo più permetterci di perdere.
Questo Partito Democratico mi ha accolto e con me ha accolto le istanze che porto avanti senza deviazioni o incertezze da vent’anni. Ambiente, salute, dignità degli animali. Non sono parole elettorali, solo una esigenza etica, ed una soluzione ai nostri problemi, anche quelli economici. E questo PD sarà in prima linea sulle nostre battaglie.
L’incontro si rifà evidentemente al primo incontro di Matteo Renzi organizzato alla stazione Leopolda di Firenze, e questo perché, a nostro avviso, anche il nostro Nord-Est ha bisogno di una svolta e di innovazione, a partire dal suo rapporto con l’Europa, per troppo tempo marginale e di sterile protesta alla leghista maniera. Non a caso all’incontro – al quale interverrà anche via Skype il Premier Matteo Renzi – ricorderemo Toni Zen, il sindaco di Romano d’Ezzelino che disobbedì alla Regione Veneto e alle Province per la salvaguardia e la tutela del territorio.
Il Nord Est italiano ha bisogno più che mai di un cambiamento radicale. Diciamoci la verità: quella che un tempo era la “locomotiva d’Italia”, il Nord Est e l’Emilia Romagna, da qualche anno ha smesso di correre, il motore si è inceppato. Le responsabilità sono sì della crisi economica mondiale ma anche delle politiche di una classe dirigente incapace di capitalizzare e investire nel futuro la ricchezza creata negli anni dal lavoro degli operosi lavoratori e imprenditori del Nord Est italiano.
Ebbene, sabato 10 maggio cercheremo di farla ripartire questa locomotiva. Siete tutti invitati!
Andrea Zanoni