IO STO CON L’ASSOCIAZIONE GIOIA E I SUOI OSPITI A QUATTRO ZAMPE MENTRE ZAIA ACCONTENTA I CACCIATORI

Amici e sostenitori, la vicenda del Rifugio Gioia Onlus a Volpago è l’esempio perfetto di chi comanda veramente in Veneto e di come la Regione sia ostaggio delle lobby venatorie.
Ho visitato il Rifugio Gioia Onlus giorni fa per portare la mia solidarietà ai volontari e vedere con i miei occhi il grande lavoro che fanno per gli animali e per gli umani, infatti accolgono gratuitamente i 4 zampe delle persone sole, in grave difficoltà economica, che devono ricoverarsi in ospedale.
Invece di ricevere supporto, questi volontari vengono attaccati, e persino minacciati di querela per aver semplicemente denunciato l’illegalità di cacciatori che sparano dove è vietato. Un comportamento arrogante e inaccettabile da parte di chi va in giro armato credendosi al di sopra della legge.
Ma la parte peggiore è la politica che sta dietro: Mentre i volontari vengono intimiditi, il Presidente Zaia li informa pubblicamente via Facebook che gli organismi dei cacciatori avrebbero deciso di ridurre l’area cuscinetto con il divieto di caccia di protezione del rifugio da 72 a soli 21 ettari.
Capito bene? I cacciatori decidono e la Regione obbedisce.
Quando Zaia parla di ‘autonomia’, intende l’autonomia delle lobby venatorie di riscrivere le leggi a proprio piacimento, anche se questo significa mettere a rischio i volontari che salvano gli animali e i cani stessi.
Questa non è politica, è vassallaggio. È l’ennesimo favore a chi detiene il privilegio di andare a sparare, calpestando chi si batte per la civiltà e l’amore per gli animali.
Da Consigliere e candidato alle Regionali, la mia linea è chiara:
1. Massima solidarietà all’Associazione Gioia Onlus, come ho fatto con la mia visita: chi salva gli animali va ringraziato, non minacciato!
2. Tolleranza zero per chi spara dove è vietato: Se questi episodi continuano, sarò io a chiedere a Prefetto e Questore la revoca immediata delle licenze di caccia. Chi non rispetta le regole non può andare in giro armato.
3. Difesa totale dell’area protetta: La riduzione decisa dai cacciatori è una vergogna che combatteremo in ogni sede.
Il 23 e 24 novembre, a Treviso, scegliamo da che parte stare: dalla parte dei cacciatori che dettano legge, o dalla parte di un Veneto più VERDE e GIUSTO che difende i deboli e chi non ha voce.
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