Quella di sabato a Trento resterà una giornata memorabile per il numero di partecipanti ad una manifestazione voluta per chiedere tutela degli animali selvatici, fatta alla vigilia di un giorno molto triste, l’apertura della stagione di caccia.
Sabato abbiamo mandato un segnale chiaro, preciso, inequivocabile: chi governa lo Stato, le regioni, le province autonome di Trento e Bolzano, deve sapere che le leggi a tutela degli animali vanno rispettate, che una moltitudine di italiani stanno dalla parte di chi gli animali selvatici li vuole vedere liberi nel loro habitat naturale e non appesi in un gancio metallico di una macelleria.
Devono sapere che troveranno una durissima opposizione ai loro tentativi di svendere la fauna selvatica ad una minoranza che si diverte a ucciderla.
Sono troppi i fattori che oggi minacciano la fauna selvatica: l’agricoltura intensiva e meccanizzata, l’utilizzo smodato dei pesticidi in continua crescita, il consumo di suolo, l’inquinamento, gli effetti dei cambiamenti climatici con particolare riferimento a siccità e grandine, ci mancava solo una politica vergognosa come quella del Governo Meloni che in queste ore sta tramando a palazzo per modificare la legge sulla caccia a favore di una componente di popolazione che rappresenta una percentuale da prefisso telefonico: i cacciatori.
Da Trento, terra dove chi governa vuole uccidere Orsi e Lupi, è partito un segnale a tutti: guai a chi vuole togliere altre tutele agli animali selvatici! Basta sparare, basta uccidere per divertimento!
Andrea Zanoni