IL CONSIGLIO REGIONALE CONTRO 1 MILIONE E 400 MILA CITTADINI CHE VOGLIONO ELIMINARE LE GABBIE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI

La maggioranza del Consiglio regionale del Veneto ha dimostrato, ancora una volta, di essere priva di sensibilità verso gli animali.

Sulla scia di una petizione firmata da un milione e 400 mila cittadini europei, io e con i colleghi Lorenzoni, Guarda e Masolo avevamo presentato una risoluzione al Consiglio affinchè la Regione sollecitasse in sede europea la revisione della normativa che consente agli allevatori di tenere scrofe, maiali, galline ovaiole e vitelli in gabbie, dove non si possono quasi muovere. Ma è stata bocciata, dimostrando che per la destra veneta è del tutto accettabile quello che in realtà è un vero inferno per i malcapitati animali, costretti ad una esistenza di sofferenza disumana, più simile alla tortura che all’allevamento.

Ma non è solo una questione di empatia verso gli animali, è anche una questione di interesse per la salute pubblica. Gli stress e i maltrattamenti che subiscono gli animali in questi allevamenti intensivi influiscono sulla qualità del cibo che deriva dalle loro carni e che poi finisce sulle tavole di gran parte dei cittadini.

La nostra proposta, che seguiva le linee già tracciate dal Parlamento Europeo, chiedeva di sollecitare la Commissione Europea per superare queste pratiche barbare, ma il Consiglio del Veneto ha deciso di girarsi dall’altra parte.

La cosa più avvilente rimane comunque constatare l’assenza di sensibilità di questa destra verso animali che, ricordo, il Trattato di Lisbona riconosce come esseri senzienti, capaci quindi di provare dolore e sofferenza e la Costituzione italiana tutela.

Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla crudeltà inflitta a esseri viventi che soffrono in modo evidente. Continuerò a lottare per il benessere degli animali e per una legislazione che tuteli sia loro che la salute pubblica. Questa battaglia non finisce qui.

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