I VERI CONTI SONO QUELLI CHE L’ASSESSORE AI TRASPORTI NASCONDE: CENTINAIA DI MILIONI IN BALLO A CARICO DEI VENETI PER COLPA DELLA PEDEMONTANA

La vittoria sbandierata dall’assessore De Berti sui 44 milioni rientrati nelle casse regionali è ridicola, visto che restano ancora in sospeso tre partite economiche enormi, tutte a carico dei contribuenti veneti, un giochetto per distrarre l’attenzione dalla drammatica situazione che si nasconde dietro questo irrisorio successo. L’ Assessore, infatti, si guarda bene dall’ aggiornare i cittadini sul nodo principale: i 360 milioni di euro che la concessionaria Sis sta chiedendo in più, come compensazione per l’aumento dei costi delle materie prime.
E fosse solo questo! Oltre a questa pesante richiesta, ci sono poi le sanzioni sui ritardi dei cantieri – dai 900 mila fino a 1,8 milioni di euro – che la Regione, inspiegabilmente, non ha ancora inflitto alla Sis, nonostante anche la Cote dei Conti si stia chiedendo il perché di questo comportamento del tutto anomalo. Ma anche qui silenzio assoluto.
Infine, ci sono 20 milioni di euro di Iva, versati per errore alla Sis, che la Regione avrebbe dovuto recuperare da tempo ma su cui è calato un buio pesto.
Questa gestione della Pedemontana Veneta sta diventando una vera tragedia per i cittadini veneti, una storia di soldi pubblici sprecati e di mancate risposte. Per fare chiarezza ho depositato una richiesta di accesso agli atti.
I veneti devono sapere la verità dato che saranno loro a foraggiare questa disastrosa gestione che inoltre porterà debiti annuali di circa 150 /180 milioni di euro l’anno per 39 anni, questo è il modello che secondo il ministro Salvini sarebbe da esportare in tutta Italia!
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