I VALICHI MONTANI SONO FONDAMENTALI PER LA MIGRAZIONE DEGLI UCCELLI, MA LA REGIONE LI CONCEDE ALLE CARNEFICINE DEI CACCIATORI

Il TAR del Veneto lo ha detto chiaramente: il Piano Faunistico Regionale approvato dal Consiglio non tutela adeguatamente i valichi montani, fondamentali per le rotte migratorie degli uccelli.
Oggi solo due valichi (Monte Pizzoc e Monte Croce in provincia di Treviso e Belluno) sono protetti da un divieto di caccia entro un raggio di 1000 metri, mentre gli altri sono totalmente ignorati.
Eppure, da una ricognizione che ho condotto con esperti, risultano almeno 30 i valichi nelle province di Verona, Vicenza, Treviso e Belluno che andrebbero tutelati.
Ho presentato un’interrogazione, sottoscritta anche dal collega Masolo, per sapere se la Regione intenda finalmente estendere le tutele nel calendario venatorio 2025/2026, includendo tutti i valichi montani ancora esclusi.
Gli uccelli migratori già sotto pressione per la crisi climatica, la perdita di habitat e l’inquinamento vanno protetti come prevede la Direttiva UE “Uccelli” e la legge nazionale sulla caccia e fauna. Proteggere i valichi è una misura minima e necessaria.
Vedremo se per l’ennesima volta questa Regione metterà gli interessi dei cacciatori con le loro orribili carneficine davanti alla tutela della biodiversità.
Anche gli elettori veneti dovrebbero fare la loro parte, agire nell’urna per mandare a casa questi amministratori irrispettosi degli animali e delle leggi capeggiati dal vero responsabile di questa situazione: Zaia
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