L’istituzione dell’oasi di protezione di Santa Maria a Volpago del Montello, un comune confinante col mio comune di residenza, è indispensabile a seguito dei gravi fatti avvenuti nel rifugio per cani gestito dall’Associazione Gioia, alla quale rivolgo la mia piena vicinanza.
Ricordo il ruolo sociale molto importante svolto da questa associazione che accudisce gratuitamente i cani di persone sole che devono ricoverarsi in ospedale per lunghe terapie o di donne vittima di violenza che non possono portare con loro gli animali.
Un servizio nobile, messo però a dura prova, tra minacce, spari nelle immediate vicinanze ed altri episodi incresciosi come l’uccisione di un quattro zampe del rifugio, aggredito mortalmente da un cane da caccia”.
E’ gravissimo quanto denunciato dall’Associazione Gioia circa l’iniziativa di alcuni cacciatori, andati casa per casa dei residenti per ottenere con l’inganno una sottoscrizione di opposizione all’oasi, dicendo che l’area protetta avrebbe impedito loro di svolgere ogni tipo di attività agricola, tagliare l’erba, raccogliere la legna, pregiudicando addirittura l’uso della proprietà del terreno.
Una falsità colossale che il presidente di Gioia, Sebastiano Guzzardi, con il quale sono in costante contatto per seguire questa vicenda, ha denunciato alle autorità competenti.
L’iniziativa della Regione di istituire l’oasi va incontro alla richiesta, sostenuta da una petizione che ha raccolto ben 5.000 firme in un mese, di creare un cuscinetto di sicurezza attorno al rifugio.
Una fascia di rispetto dove e’ vietata la caccia che risponde peraltro ad una precisa disposizione del mio progetto di legge sugli animali di affezione depositato in Consiglio regionale sottoscritto da tutta l’opposizione.
Purtroppo si sono schierati contro l’oasi due consiglieri regionali, non della Lega o di Fratelli d’Italia come ci si aspetterebbe vista la notoria accondiscendenza alla la lobby venatoria di questi partiti, ma del mio gruppo consigliare i quali non mi hanno nemmeno informato.
A breve depositerò un’interrogazione ed una richiesta di accesso agli atti per chiedere provvedimenti su quanto pubblicamente denunciato dall’Associazione Gioia.