GIUSTIZIA NEGATA PER MAURO PRETTO: A OTTO ANNI DALL’OMICIDIO L’ASSASSINO È ANCORA TRA NOI

La notte tra il 12 e 13 maggio 2017 Mauro Pretto, 47 anni, venne freddato sulla porta di casa sua a Zovencedo con un fucile da caccia caricato a pallettoni.

Un’esecuzione brutale contro un uomo che aveva scelto di vivere nella natura e proteggere gli animali dai bracconieri.
Sette anni dopo, incredibilmente, il caso è stato archiviato. L’assassino circola liberamente tra le nostre comunità, nelle strade e nelle piazze del Veneto.
Mauro era un protettore del bosco, un uomo che dava fastidio a chi praticava attività illecite contro la fauna selvatica. È stato ucciso proprio per questo, per il suo amore verso la natura e gli animali.
E’ inaccettabile che una persona possa essere giustiziata impunemente nel nostro territorio e che la giustizia si arrenda così facilmente.
Non dimentichiamo Mauro. Non accettiamo che il suo assassino resti impunito. Continueremo a chiedere verità e giustizia per un uomo che ha pagato con la vita il suo impegno per la protezione dell’ambiente.
La battaglia non finisce qui. Rimanere in silenzio significherebbe essere complici di questa ingiustizia.
FOTO: Mauro Pretto e sopralluogo a Zovencedo presso la casa di Mauro.
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