Mancano due mesi alle elezioni regionali e ancora non c’è traccia del candidato del centrodestra.
Ormai sappiamo che le elezioni per legge saranno il 23 novembre anche se Zaia non vuole fissare questa data, ormai scontata, perché per lui significherebbe un conto alla rovescia verso la fine della sua fallimentare presidenza.
Mentre noi del centrosinistra abbiamo già da due mesi il candidato, Giovanni Manildo, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia continuano a trattare il Veneto come un possedimento da spartirsi nei tavoli romani, senza rispetto per i cittadini.
Sanno che dopo 30 anni di malgoverno, il bilancio è fallimentare e non regge il confronto:




Questo non è un giochetto di palazzo, è il futuro della nostra Regione. Le elezioni sono un momento di confronto democratico, non un fastidio da nascondere per convenienza.
Chiediamo che il centrodestra nomini immediatamente il proprio candidato a presidente e che si avvii un confronto serio e trasparente su progetti e visioni per il futuro della nostra Regione, i cittadini hanno bisogno di scegliere e questo lo possono fare solo grazie ad un serio confronto.
Voglio vedere se il candidato che uscirà dal cilindro della Meloni scapperà dal confronto come ha fatto Zaia in tutte le precedenti tornate elettorali, o se finalmente potremo assistere a una vera sfida tra due candidati con progetti e idee profondamente diverse.