ll Parlamento ha recentemente approvato modifiche alla L.157/1992 con la legge di bilancio, che di fatto liberalizzano la caccia tutto l’anno. Questa decisione, sostenuta dal governo Meloni e dal ministro Lollobrigida, rappresenta un grave attacco alla tutela della fauna selvatica e alla nostra biodiversità.
Le associazioni animaliste e ambientaliste, tra cui Animalisti Italiani, ENPA, LAV, Legambiente, Lipu, WWF Italia e molte altre, hanno espresso un forte dissenso, denunciando le gravi incostituzionalità di queste modifiche.
Affidare i pareri sui calendari venatori a un organo politico, anziché all’ISPRA, ente tecnico e autonomo, è un chiaro tentativo di favorire la lobby dei cacciatori a scapito della protezione ambientale.
Inoltre, le nuove disposizioni limitano le possibilità di fare ricorso contro i calendari venatori, rendendo più difficile impugnare decisioni illegittime. Questa misura contrasta con l’articolo 24 della Costituzione e con la Convenzione di Aarhus, che garantiscono il diritto alla tutela giurisdizionale contro provvedimenti illegittimi.
Questo è il sesto provvedimento pro-caccia dall’inizio della legislatura, una vera e propria ossessione che sta già causando danni irreparabili alla nostra fauna.
Come politico e ambientalista, mi unisco al grido d’allarme delle associazioni e chiedo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di intervenire per fermare questa deriva pericolosa. La tutela dell’ambiente e della fauna selvatica deve essere una priorità per il nostro Paese, non un sacrificio sull’altare degli interessi di pochi.