In Veneto, se tocchi gli interessi dei soliti noti, le minacce non arrivano via e-mail. Arrivano sotto forma di proiettili nella cassetta della posta.
Massima solidarietà e vicinanza a Gabriella Gibin, Presidente del Coordinamento Tutela Diritti Animali Rovigo, per l’atto intimidatorio ignobile che ha subito a Porto Tolle: un bossolo di proiettile nella sua cassetta. Per non parlare degli insulti sui social. Il suo “crimine” ? Aver espresso un’opinione basata su dati, mettendo in guardia dagli allarmismi sui Lupi e denunciando le attività illegali di certi bracconieri nel Delta del Po.
Gabriella è una donna coraggiosa che sta lottando per la tutela del nostro ecosistema e della fauna selvatica, specie protette come il lupo e centinaia di uccelli migratori, in un’area che il Piano Nazionale Antibracconaggio (preteso dall’UE!) definisce “black spot” d’Italia.
Anch’io conosco il codice di comportamento dei codardi e delle lobby. Anni fa ma anche recentemente, le mie battaglie contro gli interessi dei più forti mi sono costati un proiettile di Kalashnikov, l’incendio del boschetto dietro casa e diverse lettere anonime. È il tentativo di zittire, di piegare chi non ha prezzo.
La differenza tra noi e loro è che noi denunciamo in piazza e nelle istituzioni, loro si nascondono dietro l’intimidazione, i gruppi WhatsApp per organizzare reati.
Ricordo bene le mie interrogazioni sui capannisti del Delta che usavano richiami acustici proibiti e che, beccati, mostrarono il dito medio alle Guardie LIPU. Quei figuri vennero poi beccati dal Corpo Forestale grazie anche al mio intervento e poi condannati dal Tribunale di Rovigo.
Questo è il modo in cui il “Sistema Veneto” cerca di soffocare la verità, che si tratti di bracconaggio, di PFAS nella Pedemontana (dove ho chiesto trasparenza e chiarezza), o di privilegi dati a lobby e amici degli amici.
Sono sicuro che non cederà neanche Gabriella! L’ho invitata a raccontarci tutto il suo coraggio e le sue vicissitudini al mio incontro pubblico del prossimo 19 novembre a Treviso. Venite ad ascoltarla, venite a dimostrarle che non è sola!
Dobbiamo essere più forti e più rumorosi di chi usa la violenza psicologica per proteggere le sue malefatte.
Non tacete! Segnalate e denunciate! La nostra terra, la nostra fauna, il nostro ambiente vanno tutelati, sempre. E noi di Alleanza Verdi Sinistra su questo siamo in prima linea.