CORTINA 2026: LA REGIONE FA FINTA CHE TUTTO FILI LISCIO, MA I RITARDI SONO REALI E LE SCUSE AGLI AMBIENTALISTI NON ARRIVANO

Secondo la Giunta regionale, tutto starebbe procedendo “senza ritardi” per le Olimpiadi invernali di Cortina. Ma la realtà sul campo è un’altra: ritardi, proroghe, problemi ambientali e nessuna trasparenza.
Durante la seduta del Consiglio regionale del 29 aprile, la Giunta ha risposto alla nostra interrogazione dichiarando che lo sliding center Eugenio Monti è stato testato e che non ci sono criticità.
Eppure, i cittadini vedono tutt’altro:
Il trampolino di Zuel è ancora in alto mare, nonostante 10 milioni di euro pubblici.
Il Memoriale Eugenio Monti e la funivia di Socrepes rischiano seriamente di non essere pronti in tempo.
Il transito previsto di 1.100 camion tra Auronzo e Cortina per portare la ghiaia del lago solleva gravi questioni ambientali e di sicurezza: pochi giorni fa, due putrelle da 80 quintali sono cadute da un camion, schiantandosi su auto in sosta.
E poi c’è il silenzio più assordante: quello sulle accuse di sabotaggio infondate rivolte agli ambientalisti, che nessuno ha mai ritirato né tantomeno smentito.
Chiedere scusa sarebbe stato il minimo. Invece nulla. Nessun atto di correttezza, nessuna parola di rispetto verso chi difende l’ambiente da opere impattanti e sprechi.
Le Olimpiadi non devono diventare una passerella per propaganda politica e cemento senza controllo.
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