Zanoni (PD): “Nuove linee Terna ad altissima tensione, serve un tavolo tecnico unico: la Regione coinvolga anche i sindaci trevigiani”

Venezia, 12 aprile 2021

“Sulla pianificazione delle nuove linee Terna ad altissima tensione serve un tavolo tecnico unico, in modo da affrontare in maniera organica tutti gli interventi necessari a salvaguardare il nostro territorio: non ha senso procedere in ordine sparso, perché le ripercussioni vanno oltre i confini provinciali”. A dirlo Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, in vista dell’incontro, calendarizzato per la prossima settimana, tra Regione, Terna, i sindaci del Bellunese e Provincia di Belluno con i loro tecnici, sulla pianificazione delle opere di ammodernamento, la cosiddetta razionalizzazione, delle linee nella media valle del Piave. “Questi tavoli tecnici, previsti da un protocollo del 2018, poi seguito da una delibera di Giunta, sono imprescindibili ma devono essere organizzati diversamente per essere davvero utili. Che senso ha farne uno soltanto con Belluno quando le decisioni che verranno prese in quella sede potranno avere delle chiare ripercussioni anche in altre province? Se devono pianificare le infrastrutture come, ad esempio, le grosse linee del 380.000 volt  o 220.000 volt, per collegare Soverzene con Volpago  a Venezia Nord  dovrebbero sedersi ad un tavolo allargato anche ai sindaci del Trevigiano e Veneziano”.

 

“In questa ottica – continua Zanoni – ciò che Terna ha deciso nel Bellunese come l’interramento dei cavi delle linee esistenti, azione auspicata da anni da Comuni e associazioni locali, dovrebbe essere fatto anche per le altre province. In questi territori di pianura, inoltre, vanno fatti i conti anche con le aree protette come il Parco del Sile. Ecco perché è indispensabile coinvolgere le amministrazioni locali interessate, i cui residenti chiedono che i collegamenti elettrici interrati tra Bellunese e Veneziano passino lungo i corridoi autostradali di A27 e A28, evitando tra l’altro la realizzazione della stazione elettrica da 80.000 metri quadri di terreno agricolo di Volpago del Montello”.

 
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