“La Regione, pur vantando crediti nei confronti di alcune aziende faunistico-venatorie per gli anni 1980-1986 e malgrado una sentenza della Corte di Cassazione, non ha mai chiesto quanto dovuto per ben 19 anni. Con il risultato che ora rischia di perdere quei soldi, con tanto di ipotesi concreta di danno erariale. Una vicenda che ha davvero dell’incredibile”. Lo dice il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni che sulla vicenda aveva presentato, due interrogazioni, la prima in data 20 aprile 2023 e la seconda in data 15 dicembre 2023, cui è stata data risposta oggi in aula.
“Una storia tortuosa – spiega l’esponente dem – fatta di ricorsi e di diversi gradi di giudizio che nel gennaio 2004 si chiudono con il pronunciamento della Cassazione a favore della Regione. Il problema è che da quella data in poi cala una cortina di silenzio: nessuna richiesta viene fatta alle aziende coinvolte. Solo 19 anni dopo quella sentenza, e soprattutto dopo aver atteso con un immobilismo sconcertante addirittura la mia seconda interrogazione sul caso, viene notificata un’ingiunzione di pagamento. Ma ormai potrebbe essere troppo tardi perché c’è già, come mi viene confermato dalla risposta fornitami dalla Giunta, un giudizio del Giudice di Pace che dichiara la cessazione della materia del contendere. A questo punto – commenta Zanoni – farò i miei approfondimenti perché diventa più che concreta l’ipotesi di un danno erariale per questa inerzia della Regione. Sempre pronta, giustamente, ad incalzare i cittadini che non pagano ad esempio il bollo auto ma clamorosamente assente in questo caso. Presenterò una richiesta di accesso agli atti perchè voglio vedere la sentenza del Giudice di Pace, voglio sapere quante sono le ingiunzioni e a quanto ammonta l’importo”.