Venezia, 31 maggio 2019
“La Regione deve tutelare le specie in via di estinzione, come il Gallo cedrone, rafforzando le misure di sorveglianza e impedendo a curiosi troppo invadenti di avvicinarsi nelle zone di riproduzione come le arene di canto”. È quanto chiedono in un’interrogazione i consiglieri dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione della natura e degli animali Andrea Zanoni (PD), Cristina Guarda (AMP) e Patrizia Bartelle (IiC), dopo quanto denunciato nei giorni scorsi dall’amministrazione provinciale di Belluno: a un esemplare vivo sono state addirittura strappate alcune penne dalla coda come trofeo.
“Il Gallo cedrone, specie ormai in via di estinzione in Italia con appena circa 200-300 esemplari in Veneto, nella stagione degli amori arriva a scambiare l'uomo per un rivale d'amore e lo aggredisce a beccate – spiega Andrea Zanoni – Uno dei pochi casi in natura di un animale che non sa riconoscere un antagonista sessuale, e lo confonde con quello di un'altra specie. Ciò però lo sottopone a facili catture come quella avvenuta nel Bellunese, solo per strappargli a vivo delle penne della ruota da utilizzare come trofeo. Hanno ragione gli esperti dell’ufficio faunistico di Belluno, che con il delegato alla Fauna selvatica e le Guardie provinciali denunciano la presenza fuori controllo di troppe persone in alta montagna prive di rispetto per la natura. Ecco perché siamo anche fortemente contrari al Pdl dei consiglieri Berlato e Possamai, oggi fermo in commissione Agricoltura e Caccia, che prevede di consentire a tutti i cacciatori di percorrere con i fuoristrada i sentieri di montagna adesso vietati, nonché agli emendamenti, ancora di Berlato, utili a concedere ulteriori spazi in montagna alle moto da cross. Noi invece vogliamo sanzioni più severe per le categorie che violano i divieti e perciò abbiamo previsto delle sanzioni accessorie come la confisca dei mezzi”.
“Le maggiori autorità internazionali scientifiche – continua Zanoni, tornando al caso specifico del Gallo cedrone – denunciano il declino della biodiversità è il rischio di estinzione di diverse specie di uccelli. Il Gallo cedrone appartiene alla fauna alpina tutelata dall’articolo 5 della Direttiva Uccelli dell’Ue che prevede, tra l’altro, ‘il divieto di disturbare gli uccelli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza’. Per questo – sottolinea – fotografi ed escursionisti devono essere tenuti lontani dall’arena di canto, poiché impediscono alle femmine di avvicinarsi al maschio, facendo perdere la covata dell’anno. Ed essendo una specie a rischio è un comportamento doppiamente grave. Già lo scorso anno, in un’altra interrogazione, avevamo denunciato l’investimento e l’uccisione, nel Bellunese, di un altro Gallo cedrone sollecitando la Regione a prendere provvedimenti per la loro tutela. Nella risposta, risalente a settembre, l’assessore Corazzari oltre a qualche battuta di pessimo gusto come la richiesta di un minuto di silenzio per la morte del Gallo cedrone, aveva sottolineato come la Giunta avesse compiuto ogni adempimento di legge e che quindi erano necessari controlli più stringenti. Bene, a distanza di quasi un anno, ha intenzione di agire o dobbiamo aspettare l’estinzione di questo maestoso uccello da tutto il Veneto?”.