Venezia, 16 luglio 2021
“La solidarietà alle popolazioni colpite dal disastro climatico nell’Europa centro-occidentale è doverosa. Però quando sento nei Tg nazionali le dichiarazioni di numerosi esponenti della politica europea, nazionale e locale, con cui esprimono preoccupazione per la situazione e vicinanza alle vittime, mi sale un moto di rabbia per tanta ipocrisia. Sono gli stessi che quando arrivano proposte e misure utili a contrastare i cambiamenti climatici in Parlamento europeo, Parlamento italiano o nei vari Consigli regionali alzano mille barricate affossandoli; le norme sulla plastica sono un esempio, ma l’elenco è lungo. Servono azioni radicali subito, ma si continua a tergiversare”. A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, commentando il dramma che sta vivendo la Germania, con oltre 100 morti e centinaia di dispersi, così come il Belgio e l’Olanda a causa di frane e inondazioni.
“I cambiamenti climatici procedono a ritmo sempre più accelerato, con eventi più frequenti e violenti. E la responsabilità per le alluvioni nelle città come per gli incendi nelle foreste o lo scioglimento dei ghiacciai è di chi ha sempre ostacolato la riconversione energetica, proponendo misure insufficienti. Lo so bene perché anche a livello regionale ho sempre visto questa maggioranza compatta nel bocciare i nostri emendamenti utili ad un futuro sostenibile, puntando su energie rinnovabili, risparmio delle risorse, economia circolare e tutela della biodiversità. La speranza sono i giovani e la loro mobilitazione, con Greta Thunberg e il movimento Fridays For Future, che pochi giorni fa hanno annunciato per settembre un nuovo sciopero globale per il clima. La spinta deve venire dal basso – conclude – perché la politica attuale su questo tema dorme o fa finta di niente; coccolando, ricambiata, le solite lobby”.