Zanoni (PD): “Animali selvatici stremati da un mese di neve e ghiaccio. Zaia fermi la caccia in tutta la Zona Alpi, lo prevede la legge”

Venezia, 17 gennaio 2021

“Nelle nostre montagne la neve ghiacciata e indurita presente da settimane, accompagnata da temperature polari, sta mettendo a rischio migliaia di animali ormai stremati e affamati, che rischiano di perire” – è quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale e membro della Commissione Ambiente a Palazzo Ferro Fini, in  merito alla situazione meteo che ha colpito la nostra regione, e che domani depositerà un’interrogazione a Zaia con la quale – “chiediamo l’immediata chiusura della caccia in zona Alpi  in applicazione ad una precisa disposizione di legge che stabilisce che il Presidente della Giunta regionale può vietare la caccia a causa di questa situazione meteo al fine di tutelare gli animali selvatici, patrimonio di tutti i cittadini”.

In tutte le montagne del Veneto si registra da tempo la presenza di un manto nevoso che in alcuni casi arriva anche a due metri e che ora risulta ghiacciato, le temperature inoltre sono tutte al di sotto dello zero, con punte massime anche di meno 23 gradi come quella registrata ieri sull’altopiano di Asiago.

“Sono centinaia i video, le fotografie gli articoli di cronaca di questi giorni – dichiara Zanoni – che testimoniano la presenza di animali selvatici, in particolare Cervi, stremati dal perdurare di questa situazione, a causa delle rigide temperature e dalla copertura del terreno da un manto di neve, ormai indurito e ghiacciato che durerà per settimane, che impedisce loro di cibarsi dell’erba secca. Spesso si tratta di Cervi costretti a scendere nelle strade, uniche zone con la neve battura e calpestabile, altri ammassati in piccole aree con neve battuta, altri imprigionati lungo strade dove ai lati ci sono “muri” di neve di due metri e più.”

“Purtroppo la legge vieta la caccia su terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve solo in pianura ma la consente nella zona faunistica delle Alpi, ossia in tutti i territori montani delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona” – continua Zanoni – “Attualmente nelle riserve e comprensori alpini di montagna è consentita la caccia di selezione  a Cervi, Caprioli e Mufloni, anche in presenza di neve, come da piani di abbattimento approvati dalle province e non ancora esauriti. La legge regionale sulla caccia, la n.50/1993, all’articolo 17/1, prevede che il Presidente della Giunta regionale in determinate località possa vietare l'esercizio venatorio alle specie cacciabili per importanti e motivate ragioni, per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche.”

“La gravità della situazione ambientale e climatica – conclude Zanoni – è confermata dalla stessa richiesta del Presidente Zaia, inviata il 16 gennaio al Presidente del Consiglio e al Capo della Protezione Civile Nazionale, per la dichiarazione dello Stato di Emergenza di rilievo Nazionale, per i danni subiti dalle nevicate da decine di Comuni della montagna veneta delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona, perciò ora Zaia applichi la legge e vieti subito la caccia, non è solo una questione di legalità ma anche di umanità: sparare a questi animali stremati dalle avverse condizioni climatiche è come sparare in guerra sulla croce rossa”.

 

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