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Zanoni in sopralluogo nel Delta del Po

Giovedì 4 aprile, l’eurodeputato Andrea Zanoni effettuerà un sopralluogo nell’area del Delta del Po nel mirino dei bracconieri: «Da anni, nell’intera area del Delta del Po, le associazioni di tutela ambientale come WWF, LAC, LIPU e LAV, denunciano gravissimi episodi di caccia illegale. È arrivato il momento che le autorità facciano qualcosa per fermare un massacro sotto gli occhi di tutti»

Giovedì 4 aprile 2013, alle 16.00, l’eurodeputato Andrea Zanoni, componente del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei) e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo effettuerà un sopralluogo nel Delta del Po, in particolare nelle località rodigine di Porto Levante, scanarello, Boccasette e Pila, accompagnato da Massimo Benà, Presidente del WWF di Rovigo.

«Purtroppo la delicata area del Delta continua ad essere sotto il fuoco incrociato di troppi bracconieri che hanno fatto della zona la loro “Riserva di caccia illegale” – afferma Zanoni – Dai riscontri documentati dal WWF e da altre associazioni protezionistiche impegnate in loco, il fenomeno del bracconaggio è tutt’altro che estinto. Da anni le associazioni ornitologiche e di tutela ambientale come WWF, LAC, LIPU e LAV, denunciano gravissimi episodi di caccia illegale ai danni dell’avifauna migratoria. È ora di fermare il massacro e di ristabilire la legalità».

Dai dati del WWF, dal 18 ottobre 2004 al 31 gennaio di quest’anno, in ognuna delle 70 uscite effettuate dai volontari dell’associazione nel Delta del Po sono stati rilevati episodi di bracconaggio, con 133 segnalazioni di illeciti sempre a carico di più bracconieri per volta. Tenendo conto delle notizie uscite sui mezzi stampa, gli episodi segnalati di volta in volta alla Provincia, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica salgono a 164.

A gennaio 2012, Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere l’intervento dell’Ue a tutela dell’area del Delta del Po, un Sito d’interesse Comunitario (SIC) trasformato in terreno di caccia con mezzi fuorilegge, in cui si consuma una strage di uccelli protetti. L’intervento dell’europarlamentare ha fatto scattare l’apertura delle indagini dell’Ue presso le Autorità italiane sull’efficacia dei provvedimenti per porre rimedio all’attività di bracconaggio.

Il parco del Delta del Po è un’importante zona di sosta, riproduzione e svernamento per uccelli migratori, in particolare acquatici, e rientra tra i Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) della Rete Natura 2000.

«La situazione non è mai migliorata e servono interventi urgenti per la lotta al bracconaggio – aggiunge Zanoni – I bracconieri che si aggirano indisturbati per il Delta imbracciando armi semiautomatiche con caricatore con più di due cartucce o utilizzando richiami vietati, violazioni considerate reato, devono essere messi al bando. Oggi, invece, questi loschi figuri si sentono intoccabili al punto di permettersi di alzare il dito medio».

Zanoni si riferisce all’episodio di ottobre 2012, quando tre bracconieri, dopo essere stati sorpresi dalla LIPU a cacciare fuorilegge, hanno reagito alzando il dito medio (FOTO).

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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