Zanoni (AVS): “Cava Morganella simbolo di illegalità e doppio standard in Veneto: il ritiro del ricorso del Sindaco di Ponzano è un tradimento in cambio dell’elemosina dei cavatori. Si dimetta subito!”

Venezia, 20 ottobre 2025 – La Giunta Comunale di Ponzano Veneto, con la deliberazione n. 169 del 14/10/2025, ha ritirato il ricorso presentato al TAR Veneto contro i decreti regionali che autorizzano l’approfondimento degli scavi di Cava Morganella. Un atto che il Consigliere Regionale di AVS – Alleanza Verdi e Sinistra, Andrea Zanoni, definisce un “tradimento politico” ai danni dei cittadini e della tutela idrica del territorio.

“Il Sindaco di Ponzano ha preso in giro i suoi cittadini. Il ricorso era solo uno specchietto per le allodole per placare gli animi e poi colpire inaspettatamente dopo anni con il ritiro. Oggi possiamo dirlo: ha steso il tappeto rosso ai cavatori e ha tradito la sua comunità in cambio di interventi pubblici ridicoli, in cambio di quella che definisco l’elemosina,” dichiara senza mezzi termini Zanoni. “Per la Lega e per il Centrodestra in Veneto è più importante la ghiaia e l’interesse economico dei cavatori che la tutela dell’acqua di falda per i cittadini. Vergogna.”

Le Forzature del “Blitz di San Silvestro” e l’Illegalità dello Scavo Sottofalda

Il Consigliere Zanoni ricostruisce le tappe di una vicenda costellata di “fatti strani e forzature politiche”. A cominciare dal decreto autorizzativo del 31 dicembre 2020, il cosiddetto “blitz di San Silvestro”, con cui l’allora responsabile di area della Regione avocò a sé il potere di emanare il provvedimento, scavalcando il dirigente del settore Cave che si era espresso in modo contrario al progetto, e tutto questo nell’ultimo giorno utile prima di andarsene a Veneto Agricoltura. “Questo blitz è avvenuto in una Regione guidata da una forza politica apertamente favorevole al progetto, la Lega, consentendo agli amici dei cavatori di superare le resistenze tecniche,” sottolinea Zanoni.

L’autorizzazione a raggiungere i 60 metri sotto il piano campagna è in palese violazione della legge: la Legge regionale 44/82 e la successiva Legge 13/2018 stabiliscono infatti il limite massimo di profondità a 43 metri per gli scavi sottofalda, limite già superato in precedenza dalla cava, che ora si spinge ancora più in profondità. Un rischio non tollerabile per l’approvvigionamento idrico, come aveva già messo in guardia in passato anche Alto Trevigiano Servizi (ATS), che gestisce la rete idrica di 52 Comuni.

Due Pesi e Due Misure: il “Caso Padernello” Ignorato

Zanoni rimarca il clamoroso “doppio standard” della Regione. “Quando si trattò della cava Biasuzzi a Padernello, la Commissione Regionale VIA bloccò l’approfondimento a 55 metri, giustamente motivandolo con il mancato rispetto della profondità massima di 29,30 metri prevista dalla legge del 1982. La Giunta prese atto e l’ampliamento fu bloccato,” ricorda il Consigliere AVS. “Perché per Cava Morganella non accade la stessa cosa? In questo caso, in base alla stessa legge, non si potrebbe andare oltre i 43 metri, eppure il progetto è stato approvato per arrivare a 60 metri! L’evidenza è che la lobby degli amici dei cavatori è troppo ben rappresentata in Regione.”

La Battaglia dei Cittadini Ignorata: Le 5000 Firme e la Manifestazione Tradita

Il ritiro del ricorso al TAR arriva dopo anni di mobilitazione popolare. “I cittadini e i comitati hanno raccolto ben 5000 firme e hanno organizzato proteste con striscioni come ‘L’acqua è un bene comune’ e manifestazioni imponenti, come quella davanti al Comune di Ponzano il 27 febbraio 2023, per difendere la loro salute e la loro acqua. Le loro istanze sono state portate dal sottoscritto  in Consiglio Regionale con tre interrogazioni, una mozione e diversi emendamenti, ma abbiamo trovato un muro di gomma,” afferma Zanoni.

“Il Sindaco di Ponzano, dopo aver illuso i cittadini con un’azione legale fasulla, ha dimostrato di essere inadatto a difendere gli interessi pubblici. Prenda atto della sua incapacità politica e si dimetta immediatamente,” conclude Zanoni.

 

“La Cava Morganella è un simbolo del mancato rispetto della legalità, dell’ambiente, dell’acqua potabile e della salute dei cittadini. La Lega e il Centrodestra hanno dimostrato di non essere all’altezza. Come Alleanza Verdi Sinistra saremo in prima linea per difendere i cittadini da questi amministratori e portare questa battaglia nelle urne. I cittadini hanno il potere di agire nell’urna contro questi difensori degli interessi privati di pochi.”

 

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