(Arv) Venezia 29 apr. 2020 – “In quattro mesi, il Telefono rosa del Centro antiviolenza di Treviso ha ricevuto 71 chiamate, con un’impennata nei cinquanta giorni di lockdown. È un’emergenza nell’emergenza ed è assurdo che debbano essere dei privati benefattori, che vanno ovviamente ringraziati, a rispondere alle richieste di aiuto, come nel caso di una signora trevigiana che ha messo a disposizione quattro appartamenti per ospitare donne vittime di maltrattamenti e i loro figli. Le Istituzioni devono assicurare un maggior impegno e maggiori risorse: per questo trovo grave che la Maggioranza abbia bocciato il nostro Ordine del Giorno con cui ‘sollecitavamo una rapida distribuzione dei fondi statali destinati alle case rifugio del Veneto’”.
Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che spiega: “I numeri forniti dall’associazione trevigiana indicano che gli episodi di violenza domestica sono in crescita a causa della convivenza forzata, rendendo ancora più difficile la richiesta di aiuto all’esterno. Lunedì scorso, durante la seduta online del Consiglio regionale sulla variazione di bilancio, avevamo presentato un Ordine del Giorno ‘neutro’, che non conteneva alcuna critica politica alla Giunta, ma solo un invito ad agire con la massima urgenza non appena fossero arrivati i soldi dal Governo. L’Esecutivo, proprio per l’aumento dei casi di maltrattamento, ha stanziato ulteriori tre milioni di euro per le strutture di accoglienza”.
“Fondi indispensabili, altrimenti non sarebbe necessario ricorrere a singoli benefattori – sottolinea l’esponente Dem – È perciò incomprensibile l’astensione della Maggioranza che ha portato alla bocciatura del nostro OdG: potevamo dare un segnale di attenzione e invece è stata persa un’occasione”.