17 novembre 2022
“Dunque cominciano i prelievi dalle tasche dei cittadini per pagare i mancati introiti della Superstrada Pedemontana. Per la precisione: 24 milioni nel 2023, 15,7 milioni nel 2024 e 14,1 milioni nel 2025. Queste infatti sono le somme previste dal Bilancio di Previsione 2023-2025 illustrato oggi dalla Giunta Regionale in seconda commissione”.
A puntare il dito è il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni.
“La SPV si dimostra e si conferma come grande opera ‘vampiro’ a livello nazionale. Dopo i 300 milioni imposti da Zaia nel 2017, con conseguenti tagli soprattutto a danno della sanità veneta, adesso arriva un'altra mazzata da 54 milioni di euro a causa delle previsioni sugli insufficienti introiti derivanti dai pedaggi”.
“Un’infrastruttura insomma amarissima per i veneti, cornuti e mazziati. Prima sono state abrogate tutte le esenzioni per i residenti, poi il prelievo sanguinoso dalla sanità ed ora questo ulteriore salasso, per coprire i buchi di una convenzione che ha portato il rischio di impresa nella casa dei veneti garantendo ugualmente un canone fisso al privato. Un motivo in più – conclude Zanoni – per votare contro questo bilancio che genererà una riduzione del 14,9% delle risorse per quasi tutti i capitoli di spesa, sanità compresa”.