Nel cesenate, una sessantenne è stata ferita in modo molto grave ad una gamba mentre raccoglieva la legna nei pressi della sua abitazione da un colpo di fucile sparato da un cacciatore. L’europarlamentare Andrea Zanoni ha affermato: «Mi chiedo cos’altro deve succedere per mettere mano ad una legge che oggi prevede sanzioni ridicole ed esami per il rilascio della licenza di caccia superficiali, che mettono in mano armi a gente che poi spara a qualunque cosa si muova»
Nel cesenate, tra i comuni di Acquarola e Montereale, domenica 1 dicembre 2013, una signora sessantenne è stata colpita da una fucilata sparata da un cacciatore. La signora stava raccogliendo la legna, verso le 17.30, vicino alla sua casa. Ferita alla gamba sinistra è caduta ed è scivolata lungo un crinale per una decina di metri.
A far partire il colpo è stato un cacciatore ventinovenne di Ponte Pietra (FC) che era a caccia di beccacce con lo zio. Ora è indagato con l’accusa di lesioni personali aggravate.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e gli agenti del Commissariato di Polizia di Cesena. I pompieri hanno soccorso la povera signora calandosi con le corde e l’hanno caricata sulla barella spinale. La sessantenne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena dove è stata riscontrata la gravità della ferita alla gamba .
L’europarlamentare Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Ancora una volta un cacciatore spara solo perché sente un rumore, senza neppure accertarsi a che cosa stia sparando. È l’ennesima notizia di battute di caccia che si concludono con un essere umano scambiato per una lepre, un fagiano o un cinghiale. È necessario revocargli subito la licenza di caccia prima che spari a bambini che giocano e li scambi per un branco di animali. Ormai siamo di fronte ad una situazione di emergenza in cui devono essere adottati provvedimenti urgenti. I cittadini civili non devono rimanere prigionieri nelle loro case ad attendere la fine della lunga stagione di caccia. I fatti resi noti dalle cronache quotidiane ci fanno però capire che neppure tra le mura domestiche e nei nostri giardini siamo al sicuro. È necessario che gli esami per ottenere la licenza di caccia siano molto più severi e puntino sulla sicurezza e sulla capacità di maneggiare le armi. In questo caso, il cacciatore era un giovane e questo dimostra che ancora oggi la licenza di caccia viene rilasciata con troppa superficialità senza verificare che la persona sia in grado di maneggiare un’arma e adottare tutte le attenzioni necessarie. Le sanzioni attuali sono ridicole: occorre rivedere la normativa e non esitare a ritirare subito la licenza venatoria in casi come questo». Dall’inizio della stagione venatoria, ovvero dall’1 settembre all’ultimo aggiornamento disponibile del 2 novembre, in Italia si contano 33 vittime della caccia – 5 morti e 28 feriti (vedi: ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA CACCIA).
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