Presentato il progetto della discarica di rifiuti di Trevignano. Zanoni (Paeseambiente): “Siamo pronti ad intervenire sull’ennesima brutta storia di rifiuti provenienti da ogni dove che vogliono portare nel nostro territorio.”

Martedì 9 novembre, alle ore 17.00, la ditta Postumia Cave del Gruppo Guidolin Srl ha  presentato al pubblico, presso la sala riunioni “Il Cubo” di Trevignano, il progetto di ampliamento della discarica per inerti Postumia 2 di via Roma. Si tratta di una discarica che in passato ha ricevuto ingenti quantitativi di rifiuti di amianto, noto per la volatilità e cancerogenicità delle sue fibre, circondata da almeno una quarantina di abitazioni, alcune delle quali vicine anche solo una ventina di metri, altre a un centinaio di metri, ubicate in via Roma, via Madonnette, via dei Pieri e via Fossalunga. Presenti all’incontro solo tredici persone, un rappresentante di Paeseambiente di Paese, alcuni rappresentanti di Legambiente di Trevignano, Guidolin titolare della discarica, il sindaco di Trevignano Franco Bonesso e pochissimi residenti.

L’ing. Conte ha illustrato il progetto in soli venti minuti, la discussione, grazie alle incalzanti domande di Paeseambiente, è durata quasi un’ora.

La discarica comprenderà una superficie pari a 66.000 metri quadri (più di tredici campi trevigiani), per un volume complessivo di 1.200.000 metri cubi e circa 1.600.000 tonnellate di rifiuti. Ci saranno anche rifiuti liquidi provenienti dal percolato prodotto nel sito che verranno stoccati in una vasca da 700 ettolitri.

Viene prevista una attività di ben 10 anni, salvo poi vedere approvate proroghe su proroghe che potrebbero allungare la vita della discarica per decenni, si stima che in questi primi dieci anni ci potranno essere dai 28 ai 40 camion di rifiuti al giorno che circoleranno per le strade di Trevignano e dei vicini comuni di Istrana e Paese.

Tra i rifiuti che arriveranno ci saranno anche i terreni e rocce contaminati provenienti da bonifiche, potranno quindi arrivare anche i fanghi di Marghera che rispetteranno i limiti di legge.

“Dopo quarant’anni di escavazioni il sito doveva essere chiuso e riqualificato, magari con piantumazioni di alberi e cespugli per un nuovo parco pubblico, e non destinato a contenere una delle discariche più grandi del Veneto. Così Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente sulla presentazione del progetto della discarica di Trevignano.

Il sindaco di Trevignano durante la presentazione del progetto, inspiegabilmente, non ha contestato nulla e non ha chiesto nessun approfondimento, a nostro avviso il sindaco di Trevignano doveva informare di questo importante incontro tutti i suoi cittadini dato che, viste le decine di camion di rifiuti che arriveranno quotidianamente, la discarica potrebbe influire negativamente sulla loro qualità della vita.

Non credo che i cittadini di Trevignano siano d’accordo che nel loro paese arrivino anche i fanghi, magari pure quelli di Marghera.

Vigileremo su questa vicenda per la quale stiamo valutando di promuovere una iniziativa pubblica e di inviare alla commissione per la valutazione di impatto ambientale le nostre osservazioni al progetto.”

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