Poste Italiane, disservizi inaccettabili: Piavon da un anno senza ufficio postale. Zanoni (Europa Verde): “Situazione vergognosa, la Regione intervenga”. Princivalli (Oderzo Bene Comune): “Chiesta chiarezza in Consiglio comunale”

Venezia – Oderzo, 1 luglio 2025 – “È inaccettabile che nel 2025 una frazione popolosa come Piavon sia da oltre un anno priva di un servizio essenziale come l’ufficio postale. Dopo Vittorio Veneto, Conegliano e Treviso, anche Oderzo entra nella mappa nera dei disservizi postali nella Marca. Ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere conto alla Giunta del monitoraggio promesso e mai attuato sui disservizi delle Poste nella Marca. I cittadini sono stanchi e arrabbiati, e con loro anche molti sindaci e amministratori locali lasciati soli ad affrontare il problema”. Lo dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde – AVS, che da mesi denuncia i gravi disservizi di Poste Italiane in provincia di Treviso.

“Nel caso di Piavon – prosegue Zanoni – la situazione è ancora più paradossale: l’amministrazione comunale ha individuato e proposto due sedi alternative, una delle quali è stata accettata da Poste Italiane. Eppure, a distanza di sei mesi, non si è visto nemmeno l’inizio dei lavori. È evidente che manca la volontà politica e gestionale di garantire un servizio pubblico degno di questo nome. Poste Italiane ha chiuso o ridotto oltre 500 uffici in tutta Italia solo nel 2024, mentre continua a macinare utili miliardari. La Regione Veneto, che aveva promesso di vigilare, deve ora passare dalle parole ai fatti”.

Sulla vicenda è intervenuta anche Giulia Princivalli, consigliera comunale di Oderzo Bene Comune, che ha depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti all’amministrazione: “Abbiamo chiesto alla Sindaca e alla Giunta di riferire in aula su quanto sta accadendo con l’ufficio postale di Piavon. Vogliamo sapere quali azioni concrete si stanno portando avanti per risolvere il problema e quali interlocuzioni sono in corso con Poste Italiane. I cittadini hanno diritto a risposte e a servizi funzionanti, non a promesse disattese”.

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