Pienone per la conferenza “Pozzi inquinati da mercurio” a Preganziol (TV) organizzata dall’europarlamentare Zanoni

 Si è svolta Lunedì sera a Preganziol, davanti a un pubblico partecipe e numeroso, la conferenza “Pozzi inquinati da mercurio. La Direttiva quadro e la tutela delle acque in Europa”. Protagonisti della serata quattro relatori che hanno potuto discutere del problema delle acque salubri nel territorio tra Preganziol, Quinto, Casier e Treviso, evidenziando i vari elementi che sono stati rivelati negli ultimi anni nella zona. Primo tra tutti il ritrovamento di tracce di mercurio nei pozzi.

 

L’europarlamentare Andrea Zanoni ha portato un quadro globale della situazione, tenendo in considerazione non solamente la tematica locale ma anche parlando della situazione italiana all’interno del quadro europeo per quando riguarda la tutela della salubrità delle acque.

 

Insieme a Zanoni, il prof. Pietro Zangheri, Geologo e Docente dell’Università di Padova, il dott. Enrico Conchetto, Geologo e responsabile del settore idrogeologia e SIT del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia e il prof. Giovanni Umberto Battel, Presidente del Comitato Tutela Acque Potabili di Preganziol, che hanno contribuito grazie alle loro conoscenze tecniche e alla ricerche svolte nel corso degli anni per portare luce sulla situazione.

La conferenza non ha solamente volto lo sguardo verso quello che è successo negli ultimi anni ma, anche grazie al dibattito finale con i presenti, ha cercato di porre l’attenzione su quello che si potrà fare per evitare che in futuro si ritrovi mercurio nella acque.

 

“Sull’argomento dell’inquinamento delle acque l’Italia sta rischiando molto. Non solamente in termini di credibilità verso i cittadini, come la serata di oggi ha evidenziato, ma anche verso l’Europa. Se continueremo a non rispettare le normative europee, come la Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE che impone agli Stati membri di individuare la fonte di contaminazione e indicare nei loro piani di gestione dei bacini idrografici le misure per migliorare lo stato delle acque, metteremo a rischio non solamente la salute degli abitanti ma anche la nostra credibilità e i nostri bilanci. La Direttiva quadro e quella sulle acque destinate al consumo umano parlano chiaro, stabilendo l’obbligo di controlli periodici. Entro la fine del 2014, gli Stati membri dovranno pubblicare le relazioni sulla qualità delle acque potabili, con i dati del periodo 2011-2013 e trasmetterle alla Commissione europea che le esaminerà e pubblicherà una relazione di sintesi entro la fine del 2015 decidendo le misure da adottare. La Regione deve stanziare i fondi sufficienti per determinare la fonte dell’inquinamento e l’ASL deve pensare ad una indagine epidemiologica per verificare eventuali effetti sulla salute dei cittadini che per anni hanno bevuto acqua contaminata da mercurio”.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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