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Pesticidi, l’Ue esamina lo stato delle acque italiane

Il Commissario Ue all’Ambiente risponde all’interrogazione di Andrea Zanoni sullo stato delle acque italiane inquinate dai pesticidi secondo il rapporto ISPRA 2013. A dicembre 2013 l’Ue pubblicherà i risultati degli esami sui bacini idrografici. Zanoni: “Situazione preoccupante, ritrovati ben 166 residui di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee

 

“La Commissione ha esaminato i dati forniti dall’Italia nei piani di gestione dei bacini idrografici del 2009” e “intende pubblicare le proprie conclusioni nel dicembre 2013, tenendo conto del rapporto ISPRA per valutare se l’Italia stia rispettando gli obblighi summenzionati e se stia debitamente osservando i requisiti previsti dalla direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi in relazione alla tutela dell’ambiente acquatico”. È la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo,  che ha denunciato in Europa gli esiti del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2013, realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale italiano ISPRA, secondo il quale in Italia la metà delle acque superficiali e un terzo di quelle sotterranee sono avvelenate dai pesticidi”.

 

“Nell’ambito della direttiva quadro in materia di acque, gli Stati membri sono tenuti a monitorare lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei e superficiali nei rispettivi paesi e a riferire in proposito”, spiega il Commissario Ue, che precisa: “Entro il 2015 è necessario conseguire uno stato chimico buono, per ottenere il quale occorre conformarsi a dette norme. Gli Stati membri devono garantire che i corpi idrici usati per la produzione di acqua potabile soddisfino, secondo il regime di trattamento delle acque applicato, i requisiti della direttiva sull’acqua potabile, compreso lo standard di 0,1 μg/l per singolo pesticida e di 0,5μg/l per il totale dei pesticidi”.

 

Secondo quanto emerge dal rapporto ISPRA, la situazione delle acque italiane è invece da allarme rosso – attacca Zanoni – Parliamo per il 2010 di residui di ben 166 tipologie di pesticidi nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per la maggior parte prodotti fitosanitari usati in agricoltura” (VEDI NOTE).

 

Nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% dei punti di quelle sotterranee i livelli risultano superiori ai limiti delle acque potabili”, continua Zanoni particolarmente preoccupato per la situazione della pianura padano-veneta “maggiormente a rischio a causa delle caratteristiche idrologiche, del suo intenso utilizzo agricolo e al fatto che le autorità locali e regionali non si sono mai occupate seriamente di questo problema”.

Attendo con impazienza l’esito dell’esame della Commissione europea e non esiterò a chiedere un intervento duro da parte di Bruxelles affinché le autorità italiane facciano tutto il possibile per tutelare la qualità della nostra acqua e quindi della salute di tutti i cittadini italiani”, conclude l’eurodeputato.

 

BACKGROUND

 

Il rapporto ISPRA mette in evidenza che i pesticidi più rilevati nelle acque superficiali sono: glifosate, AMPA, terbutilazina, terbutilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, MCPA, lenacil, azossistrobina. Nelle acque sotterranee le sostanze presenti in quantità maggiore sono bentazone, terbutilazina e terbutilazina-desetil, atrazina e atrazina-desetil, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid, metolaclor, metalaxil. Continua ad essere diffusa la contaminazione da erbicidi triazinici come la terbutilazina, ma sono ancora largamente presenti anche sostanze fuori commercio da tempo, come l’atrazina e la simazina.

 

Zanoni si è occupato di pesticidi sia in Italia che in Europa. Il 19 giugno 2012, in occasione del 50esimo anniversario del libro “The Silent Spring”, ha partecipato come relatore ad una conferenza sull’abuso dei pesticidi in agricoltura al Parlamento europeo. Nel novembre 2011 ha organizzato una conferenza a Valdobbiadene (TV) intitolato “La viticoltura veneta tra produttività e ambiente spunti per una riflessione” per stimolare il dibattito tra istituzioni, produttori e società civile per promuovere una viticoltura realmente sostenibile nella Pedemontana, con momenti di riflessione ed esempi pratici rispetto alla concreta fattibilità dell’adozione di pratiche agricole ecologiche in viticoltura. Sempre sull’abuso dei pesticidi in agricoltura, nel marzo 2012 ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare l’indiscriminato utilizzo dell’elicottero per irrorare di pesticidi i vigneti del prosecco  sempre in provincia di Treviso.

 

 

 

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