“Lo spettacolo viaggiante è parte del nostro patrimonio culturale popolare, baluardo di tradizioni e di mestieri che altrimenti rischierebbero di scomparire. Attrazione per i più piccoli, ma anche per coloro che furono piccoli in passato, lo spettacolo viaggiante è anche importante fonte di lavoro, per gli artisti e gli operatori, così come per le aziende e gli artigiani la cui produzione ruoto attorno a questa forma di cultura e di spettacolo.” Si esprime così il correlatore Renzo Masolo (AVS) sul PDL “Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante” approvato oggi in Consiglio regionale.
Aggiunge poi il Consigliere Masolo: “Del provvedimento ci preoccupa solamente l’articolo 6, che riguarda l’individuazione delle aree da parte dei Comuni per l’installazione temporanea delle attrazioni. Il rischio concreto e attuale è che questa legge, nata con intenti nobili, venga usata come strumento per giustificare nuovo consumo o impermeabilizzazione di suolo. Che si proceda, cioè, ad asfaltare aree libere, a impermeabilizzare suoli agricoli o naturali, con la scusa di “attrezzare spazi” per lo spettacolo viaggiante. È uno scenario che abbiamo già visto.”
Aggiunge il collega Andrea Zanoni (AVS): “Ho ricordato in aula che la legge delega approvata nel 2022 prevede che i circhi non possano più acquisire nuovi animali né far riprodurre quelli esistenti. Purtroppo, a distanza di 3 anni siamo ancora in attesa del decreto attuativo, infatti il Ministro Giuli ha chiesto al Parlamento di prorogare la sua approvazione a dicembre 2026.
I nostri emendamenti alla legge regionale miravano a garantire un futuro ai molti animali attualmente impiegati in particolar modo nei circhi, che con l’attuazione della legge del 2022 dovranno trovare una degna sistemazione, non potendo più essere impiegati negli spettacoli.”