Venezia , 7 giugno 2025 – “A metà maggio, in località Cengia di Paderno del Grappa comune di Pieve del Grappa (TV), un tipico filare del paesaggio rurale veneto di vecchi alberi lungo circa 250 metri è stato eliminato, con l’abbattimento di otto Gelsi di quasi un secolo, Noccioli, Pioppi, Saliconi e una siepe lunga circa 40 metri di varie essenze, il tutto per realizzare l’ennesimo vigneto di prosecco.
Il giorno 30 maggio mi sono recato, accompagnato da alcuni residenti molto preoccupati, in visita all’area, dove ho solo potuto constatare la scomparsa in seguito all’aratura anche di un intero prato stabile di più di tre ettari dove fino a maggio c’era il filare.
L’area in questione è popolata da specie di uccelli Merlo, Tortora selvatica, Fringuello, Capinera, Picchio rosso maggiore tutte specie che nidificano in primavera anche sui vecchi gelsi.
Quanto avvenuto potrebbe configurare il reato previsto e punito dall’art.734 “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali” del codice penale; potrebbe, inoltre, risultare in contrasto con quanto previsto all’articolo 2, comma 1, della legge regionale n. 6 del 13 marzo 2024 “Via della Seta Veneta”: Disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dei gelsi e per la promozione ed il sostegno della gelsibachicoltura e la valorizzazione di un itinerario turistico culturale regionale.
Mentre la Direttiva Uccelli prevede che “È vietato distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare le specie di uccelli nel periodo della riproduzione e della dipendenza dei piccoli.”
Per questo ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta se intenda adottare azioni di carattere preventivo per prevenire fatti simili, lesivi dei principi e delle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di tutela paesaggistica e della biodiversità e se, per quanto di competenza, vista la disciplina di cui alla legge regionale n. 6 del 2024, intenda intervenire ai fini del ripristino del filare distrutto.
Fatti simili, nel susseguirsi, rischiano di privare la nostra regione di ampie zone rurali di pregio storico importanti per la nostra biodiversità e di un patrimonio storico rurale ormai sempre più raro. Trovo veramente disdicevole questa politica regionale che incentiva la monocoltura del prosecco che causa scempi di bellezza e biodiversità portando i pesticidi a inquinare zone incontaminate, peggio ancora chi per profitto distrugge biodiversità e patrimoni naturali appartenenti alla storia rurale del nostro Veneto. Com’è possibile che si distruggano alberi secolari nel periodo di nidificazione degli uccelli, com’è possibile ignorare le norme più elementari di tutela di questi animali? Vedo operare nelle nostre campagne sempre più individui dal cuore arido e sprezzanti delle bellezze della natura solo per gonfiare ancor di più il proprio conto in banca e ciò fa ancor più male. Spero che alche la sindaca si attivi per il rispetto delle leggi.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde).