OLIMPIADI NUOVO RINASCIMENTO – ZANONI (AVS): Olimpiadi senza strade, il “rinascimento” di Zaia è un fallimento. Alemagna chiusa, il Veneto rischia la figuraccia mondiale.

Venezia, 29 agosto 2025 – «Mentre il Presidente Zaia elogia a gran voce le Olimpiadi come un “nuovo rinascimento”, la realtà dei fatti smentisce la sua narrazione trionfalistica: il Veneto si sta preparando a ospitare i Giochi Invernali senza una strada di accesso garantita a Cortina e con un impatto ambientale devastante. A poco più di un anno dall’inizio delle gare, la SS51 di Alemagna, arteria vitale per le località olimpiche, continua a essere un cantiere a cielo aperto, chiusa a giorni alterni a causa di frane e smottamenti. È un’immagine di totale impreparazione che rischia di trasformarsi in una figuraccia mondiale». Così il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS) commenta le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione.

«È incredibile che Zaia celebri gli investimenti e la macchina organizzativa, ma ignori il problema fondamentale: se una strada cruciale come l’Alemagna è inaffidabile, come pensiamo di gestire il flusso di atleti, turisti e capi di stato? Ho presentato un’interrogazione da mesi, chiedendo un piano di emergenza credibile in caso di frane, ma non ho mai ricevuto risposta. Questa negligenza non è solo una dimostrazione di arroganza, ma un vero e proprio rischio per la sicurezza e la viabilità. Zaia deve smettere di fare proclami e iniziare a rispondere ai problemi concreti. Si ricordi che non bastano i fondi stanziati se non c’è una visione strategica e, soprattutto, una manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti».

Zanoni interviene anche sul tema della sostenibilità: «Zaia continua a lodare la pista da bob come un’opera all’avanguardia, ma omette di dire che è stata costruita a scapito di oltre cinquecento larici secolari, un vero e proprio scempio ambientale. La promessa di ripiantarne 12.000 è rimasta finora sulla carta, senza che un singolo albero sia stato rimesso a dimora. Questo non è “rinascimento”, ma distruzione. La verità è che queste Olimpiadi, invece di essere un esempio di sostenibilità e legacy, stanno diventando il simbolo di un’amministrazione che predica bene e razzola male: celebra opere faraoniche mentre le infrastrutture esistenti sono al collasso e la tutela del territorio è completamente dimenticata».

«Zaia non può continuare a vendere una favola: le strade sono inaccessibili e la sostenibilità è un miraggio. È un fallimento su tutta la linea, un’opportunità persa e un rischio enorme per l’immagine del Veneto e dell’Italia. Spero che il Presidente, invece di puntare il dito contro chi fa notare le criticità, si prenda le sue responsabilità e agisca con la serietà che la situazione richiede», conclude Zanoni.

 

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