“L’opposizione dei rappresentanti del mondo venatorio all’istituzione dell’oasi di protezione è stata vanificata. Infatti, è scesa sotto la soglia del 40% l’opposizione collettiva all’istituzione dell’Oasi.
Mediante una mia un’istanza di accesso agli atti, presso la Direzione Agroambiente della Regione Veneto, è emerso come due dei proprietari delle aree adiacenti al rifugio abbiano recentemente cambiato idea, facendo venir meno la percentuale che ai sensi di legge è necessaria per bloccare l’iter. Addirittura, sarebbe emerso come uno dei due proprietari in questione avesse richiesto già due anni fa lo stralcio della propria opposizione, ma che tale richiesta non figurasse agli atti.
L’iter prese avvio dopo che il Presidente dei cacciatori aveva condiviso i confini entro i quali vietare l’attività venatoria. Sennonché, successivamente, alcuni cacciatori promossero una raccolta di firme di opposizione all’Oasi di Protezione, dando inizio a una vera e propria campagna di disinformazione rivolta ai proprietari terrieri dell’area in questione. A loro furono raccontate cose totalmente fuorvianti, ovvero che l’istituzione dell’oasi avrebbe comportato, ad esempio: presunti divieti di taglio dell’erba, di raccolta della legna e dei funghi, divieti di piantare patate o addirittura la possibilità di esproprio dei fondi da parte della Regione. Il frutto di questa campagna fu che le opposizioni al progetto risultarono numericamente sufficienti a bloccare temporaneamente l’iter amministrativo.
In seguito a questo vile atto, Gioia Protezione Animali presentò denuncia alla Procura della Repubblica per truffa, avendo subito un importante danno economico. Ma l’impegno nel ristabilire la verità da parte dei volontari ha portato al passo indietro di alcuni proprietari, riportando la percentuale di chi si oppone al progetto al di sotto della soglia necessaria a stoppare l’istituzione dell’oasi.
Ringrazio le volontarie e i volontari del centro Gioia Protezione Animali per il lavoro che svolgono ogni giorno e per l’impegno dimostrato nel voler creare un’area protetta attorno al centro Gioia, dove vengono accolti gratuitamente i 4 zampe delle persone sole, in grave difficoltà economica o che devono sottoporsi a ricovero ospedaliero.In passato i volontari del centro avevano ricevuto minacce per la loro ferma opposizione agli spari dei cacciatori in area dove la caccia non è consentita. Ma alla fine l’impegno e la costanza di chi ama gli animali sono prevalsi. Mi auguro che tutto ora possa risolversi in tempi brevi. Le lobby venatorie, infastidite dagli importanti risultati ottenuti negli ultimi da anni da parte di chi ama gli animali, faranno di tutto per rafforzare il numero dei loro rappresentanti in Giunte e in Consiglio regionale. Noi di AVS staremo dalla parte dei cittadini e della fauna, che continueremo a proteggere anche nei prossimi anni.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS).