Riguardo alla contaminazione da mercurio, noto cancerogeno, delle falde acquifere trevigiane ho maturato il sospetto che manchi la volontà politica di risolvere la questione con l’individuazione della cosiddetta “fonte primaria dell’inquinamento”.
In merito a questo grave inquinamento ho avuto nel tempo diversi incontri, ad esempio con i vertici dell’ARPAV di Treviso che seguono la vicenda e con il Procuratore della Repubblica di Treviso dott. Costa e sono convinto che se venissero stanziate somme adeguate si potrebbe arrivare ad individuarne la causa e l’origine.
Per definire finalmente chi e quando ha causato questo inquinamento, lo scorso febbraio ho presentato un emendamento alla legge di bilancio 2016 che prevedeva lo stanziamento di 300.000 euro per effettuare “uno studio per l’identificazione della fonte primaria di inquinamento da mercurio della falda acquifera dei Comuni di Treviso, Preganziol, Quinto, Casier”.
Quello che manca infatti è uno studio che approfondisca le dinamiche di propagazione del mercurio e individui qual è l’origine di questo “plume” di inquinamento lungo otto chilometri e largo mezzo.
A mio avviso siamo vicinissimi al traguardo: conosciamo la direzione di spostamento dell’inquinamento, conosciamo la sua vastità e profondità; ora serve restringere il cerchio attorno all’area a nord di Quinto di Treviso area da dove arriva il mercurio, ma per farlo sono necessari ulteriori approfondimenti e monitoraggi.
Purtroppo l’emendamento è stato bocciato da questa maggioranza a trazione leghista miope e noncurante di un bene prezioso e indispensabile come l’acqua. Il verbale di seduta del Consiglio riporta che il 12 marzo scorso alle 20.03 il mio emendamento, il n.A0018, è stato bocciato con 27 voti contrari dei consiglieri di Lega, Lista Zaia, Fratelli d’Italia, Forza Italia, con 17 voti favorevoli di PD, M5S, Alessandra Moretti Presidente, Veneto Civico e 2 consiglieri appartenenti alla coalizione “tosiana”.
Determinare la fonte dell’inquinamento e perciò individuarne i responsabili, oltre a tutelare l’acqua e la nostra salute consentirebbe di applicare finalmente il sacrosanto principio europeo “chi inquina paga” evitando che a pagare siano i soliti contribuenti.
Andrea Zanoni
Consigliere Regionale e Vice Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Veneto