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Legge di iniziativa popolare, troppe le difficoltà tecniche

Andrea Zanoni e altri eurodeputati stranieri chiedono alla Commissione europea di risolvere i problemi tecnici, amministrativi e gli alti costi alla base del sistema di raccolta del milione di firme dell’iniziativa. “Non possiamo sprecare il valore democratico di questa fantastica iniziativa che coinvolge i cittadini nel processo legislativo europeo”

 

La nuova legge di iniziativa popolare da un milione di firme entrata in vigore nell’aprile 2012 costituisce uno stupendo strumento democratico a disposizione di tutti i cittadini europei. Cerchiamo di non vanificarlo con errori tecnici e cavilli burocratici”. Lo dice l’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni cofirmando un’interrogazione orale alla Commissione europea che denuncia alcuni problemi riscontrati da cittadini e associazioni che ne hanno fatto finora ricorso.

 

Si tratta della nuova legge di iniziativa popolare che permette ai cittadini europei, previa raccolta di 1 milione di firme in un numero minimo di Paesi membri, di esigere che la Commissione europea si occupi di una determinata tematica ed eventualmente, se l’argomento si dimostrasse di rilevanza comunitaria e non in contrasto con i principi dell’Ue, avanzare una proposta legislativa.

 

Migliaia di cittadini europei e centinaia di associazioni si sono già mobilitati per raccogliere le firme indispensabili a chiedere l’intervento di Bruxelles su tutta una serie di questioni, dal pluralismo dell’informazione all’addio alla vivisezione, e tanto altro – attacca Zanoni – Purtroppo i problemi tecnici, meramente amministrativi e anche gli alti costi per avanzare nella procedura lamentati sono molti e rischiano di vanificare l’intera carica democratica dell’iniziativa”.

 

Associazioni e cittadini lamentano soprattutto la non praticità del software messo a disposizione dalla Commissione europea per raccogliere il milione di firme”, aggiunge l’eurodeputato, che aveva già fatto presente le difficoltà a riguardo riscontrate dagli organizzatori della petizione per il benessere delle mucche da latte in Europa lo scorso luglio.

 

Per questo motivo chiediamo alla Commissione di intervenire quanto prima possibile affinché siano appianate tutte le difficoltà e i il potenziale democratico di questa iniziativa di legge popolare sia espresso al massimo. Attualmente è in corso l’iniziativa dei cittadini STOP VIVISECTION, che ha l’obiettivo di chiedere alla Commissione europea lo stop della vivisezione in tutta Europa”, conclude l’eurodeputato.

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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