La Commissione europea monitorerà più da vicino il rispetto della Direttiva Uccelli. Risposta all’interrogazione di Zanoni sull’inclusione della tortora selvatica e della marzaiola nelle liste dei volatili non cacciabili. Zanoni: “Passo in avanti per una maggiore tutela”. Minacce all’Eurodeputato su Internet.
“La Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, ha avviato un esercizio di monitoraggio più rigoroso della situazione e delle tendenze degli uccelli selvatici europei utilizzando le relazioni di cui all’articolo 12 della direttiva Uccelli ed elaborando una “lista rossa” europea per gli uccelli”.
Questa è la risposta della Commissione europea all’interrogazione di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, che chiedeva il divieto di caccia degli uccelli migratori tortora selvatica (Streptopelia turtur) e marzaiola (Anas querquedula) in tutta l’Ue.
“Il problema è che la tortora selvatica e la marzaiola, la cui commercializzazione resta rigorosamente vietata, sono comunque comprese negli allegati delle specie cacciabili della Direttiva Uccelli – spiega Zanoni – Insomma ci troviamo di fronte ad un paradosso: questi animali non possono essere commercializzati ma possono essere liberamente uccisi”.
Oggi la Commissione apre uno spiraglio per una maggiore protezione di queste specie grazie alla “lista rossa” promessa i cui risultati sono attesi per l’inizio del 2015. “Si tratta di un passo in avanti verso una maggiore tutela dei volatili europei troppo spesso sotto lo scacco di quei cacciatori che non vogliono proprio rispettare le regole e sparano a tutto quello che si muove”, attacca l’Eurodeputato.
“Nel caso in questione, ci troviamo di fronte ad un’incongruenza nel diritto comunitario, che vieta la commercializzazione di queste specie per tutelarle ma ne permette la caccia – prosegue Zanoni – Per questo avevo chiesto alla Commissione di armonizzare la normativa comunitaria nel rispetto dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale di Washington”.
“Mi sto già attivando perché nelle liste rosse vengano inclusi anche l’allodola, il frullino, la coturnice, la pernice bianca, il fagiano di monte, il combattente e la storna, specie in declino ma sottoposte ad una caccia irresponsabile”.
Zanoni ricorda che “la direttiva 2009/147/CE prevede che l’attività venatoria rispetti i principi di una saggia utilizzazione e di una regolazione ecologicamente equilibrata e sia compatibile con la stessa direttiva”. “Una delle mie principali missioni in Europa sarà proprio quella di far valere questo principio – conclude l’Eurodeputato – Le minacce di qualche cacciatore che scrive insulti e minacce a me indirizzate su qualche sito Internet non serviranno di certo a fermarmi. Anzi sono una conferma che la mia battaglia è giusta e sta portando a dei risultati concreti, come dimostra lo stop alla caccia in deroga in Veneto, Lombardia e Liguria”.
Proprio in questi giorni, Zanoni ha presentato una querela alla Procura della Repubblica di Treviso per offese e minacce dirette alla sua persona pubblicate su qualche sito Internet.
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