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L’Ue passa al setaccio tutti gli aeroporti italiani

La Commissione europea allarga la sua indagine sugli aeroporti italiani su tutti i casi di potenziale violazione della Direttiva VIA. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni: “Chiarezza sul rispetto delle normative ambientali europee, partiamo dal Catullo di Verona, dal Canova di Treviso e dal Marco Polo di Venezia. Invito il Ministro Lupi a tenere conto dell’Ambiente nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti”

 

“La Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha deciso di ampliare l’ambito della procedura di indagine: Eu Pilot 3720/12/ENVI in oggetto per coprire tutti i potenziali casi di potenziale cattiva applicazione della Direttiva UE 2011/92 sulla V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale nell’iter approvativo dei progetti presentati per la realizzazione degli aeroporti italiani”. Lo scrive la Commissione europea in merito alla possibile violazione della normativa europea all’impatto ambientale dell’ampliamento e nel potenziamento dei tre aeroporti del Veneto. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni, che aveva allertato la Commissione europea nel febbraio 2012, ha così commentato: “Attendo il risultato dell’indagine europea. Simili infrastrutture, come il Catullo di Verona, il Canova di Treviso, ma soprattutto l’Aeroporto di Venezia, devono rispettare alla lettera le norme europee visto che si tratta di progetti con un alto impatto ambientale ed effetti diretti sulla vita di migliaia di persone”.

 

La Commissione europea nel sottolineare che gli aeroporti italiani rientrano “nella definizione contenuta nell’Allegato I, punto 7, lettera a della direttiva VIA” e a tale norma devono sottostare, ha evidenziato, inoltre, che per tutti gli Aeroporti Italiani “sono state richieste delle informazioni simili su ogni progetto di estensione o modifica dei suddetti progetti per i quali si era previsto o si prevede  un significativo impatto ambientale, in corso di autorizzazione, realizzati o in fase di realizzazione”.

 

“Partiamo dal garantire la massima trasparenza sulle procedure di autorizzazione dei lavori di ampliamento del Canova di Treviso, del Catullo di Verona e del Marco Polo di Venezia, che ho già avuto modo di segnalare in Europa”, afferma Zanoni, che invita il Ministro Lupi  “a considerare bene il fattore ambientale e il rispetto delle norme europee per le valutazioni degli impatti ambientali nel contesto del nuovo piano nazionale degli aeroporti presentato recentemente. I dieci bacini nei quali è suddiviso il Paese, gli aeroporti strategici e quelli di interesse nazionale devono prevedere scrupolose procedure di valutazione d’impatto ambientale anche alla luce della nuova direttiva VIA, della quale sono relatore per il Parlamento europeo, e che presto verrà approvata in via definitiva”.

 

A proposito della nuova VIA, Zanoni ricorda la disposizione da lui inserita sul conflitto d’interessi: “Chiarezza anche sul ruolo dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) in merito all’applicazione della VIA. Oggi l’ENAC svolge sia il ruolo di controllore che di controllato nella VIA dal momento che agisce sia come soggetto proponente delle procedure di valutazione che di regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali. Questa situazione va risolto una volta per tutte”.

 

“Intanto invito le autorità italiana a fornire tutte le informazioni sugli aeroporti indagati dalla Commissione europea per individuare eventuali violazioni e poter intervenire prima che si concretizzi una vera procedura d’infrazione ai danni dell’Italia”, conclude l’eurodeputato.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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