“Nel trevigiano ben tre gravi incidenti a distanza di poche ore uno dall’altro. A Riese Pio X la forca di un carrello si stacca tranciando il braccio di un quarantaduenne, a Mansué un operaio di 37 anni viene travolto dai pannelli in legno mentre scarica un bancale e ad Asolo un operaio è stato colpito da un escavatore.
Tutto questo non è accettabile in una Repubblica fondata sul lavoro, come recita la nostra Costituzione. In Consiglio regionale la Quarta commissione (valutazione delle politiche pubbliche e degli effetti della legislazione regionale, promozione della legalità) si è occupata di incidenti sul lavoro con un approfondimento durato mesi.
I numeri sono allarmanti, nel solo 2020 gli incidenti sono stati 65.000, il Veneto non è assolutamente immune a tragedie che si consumano nel mondo del lavoro, come avvenuto pochi giorni in darsena a Sant’Elena, dove una diciassettenne ha perso la vita nel suo primo giorno di lavoro scivolando da un catamarano.
La priorità in Veneto deve essere quella di favorire maggiori controlli, a tutela dei lavoratori ma anche delle aziende stesse. Purtroppo, qui da noi gli Spisal e ne servirebbe almeno il doppio.
Ogni anno, in sede di approvazione di Bilancio propongo a suon di emendamenti risorse per l’assunzione di nuovo personale negli Spisal, ma evidentemente questa non è ritenuta una priorità. Oltretutto, il personale Spisal necessita di essere formato e specializzato, non si può richiedere allo stesso operatore di essere competente nei cantieri passando dalla ristorazione, industria meccanica, del legno, chimica fino agli allevamenti.
Inoltre, si rende necessario incrementare le sanzioni a carico di coloro che trasgrediscono mettendo a rischio la vita dei dipendenti. Non possiamo poi che mettere in evidenza l’importanza della prevenzione, che deve iniziare già nelle scuole, anche con la collaborazione delle organizzazioni sindacali.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde).