“Il Rischio climatico è un pericolo reale per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici” dicono Giulia Princivalli, segretaria di Sinistra italiana di Treviso, e Andrea Zanoni, Consigliere regionale trevigiano di Europa Verde, a nome di Alleanza Verdi Sinistra del Veneto.

Come AVS, stiamo lavorando con il gruppo consigliare di Europa Verde per una mozione da presentare in consiglio regionale, che invita anche le altre forze politiche ad impegnarsi tempestivamente sul tema per una legge regionale sul blocco obbligatorio dell’attività lavorativa nelle fasce centrali durante le ondate di calore intense (indicativamente dalle 12.30 alle 16). Una proposta che si ispira al modello già adottato in altre regioni italiane come Emilia Romagna, Lazio, Toscane e Calabria.

Gli obiettivi fondamentali sono ridurre drasticamente i casi di colpi di calore, disidratazione e stress termico negli ambienti lavorativi, esterni ed interni.

Prevedere perciò pause obbligatorie, rotazione dei turni e orari flessibili per spostare le attività nelle ore più fresche, affermando il diritto alla salute dei lavoratori e delle lavoratrici anche nelle condizioni climatiche estreme che stiamo vivendo a causa del Cambiamento climatico.

Quindi :

  1. Sospensione del lavoro all’aperto e nei locali non climatizzati nelle ore centrali dove le mappe meteo indicano condizioni di stress termico alto;
  2. Monitoraggio e prevenzione rafforzati;
  3. Adeguamento organizzativo da concordare velocemente con le parti sociali: orari flessibili, pause frequenti, turni mattutini/pomeridiani, distribuzione di acqua fresca e abbigliamento idoneo
  4. Rafforzamento degli SPISAL per i controlli e la vigilanza
  5. Sanzioni chiare e incisive nel caso di violazione del divieto di lavoro durante le fasce critiche.

“Dopo il tragico episodio di ieri del lavoratore residente in provincia di Treviso morto per il caldo, è sempre più evidente che la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori debba venire prima di tutto e che il caldo anomalo dovuto al cambiamento climatico con temperature che sfiorano i 40° non li garantisce. È ora che le Istituzioni si facciano carico di questo enorme problema, che purtroppo sarà in futuro sempre più pressante se non si interviene per fermare i cambiamenti climatici” concludono Andrea Zanoni e Giulia Princivalli.

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